Fenomenologia della notte di capodanno



“E anche quest’anno il Natale ce lo siamo levato dai coglioni“.

Le ragioni che si celano dietro il leitmotiv degli ultimi giorni possono essere le più svariate: da quelli che semplicemente “Io a Natale mi prendo male” (più le varianti del caso, tipo: “a me il Natale mette ansia/tristezza/malumore”), a chi invece fa proprio fatica a sopportare quei momenti di ricongiungimento familiare in cui BISOGNA essere simpatici nonostante le immancabili domande strizzaviscere del tipo…”Allora, quanti esami ti mancano alla laurea?”, o ancora peggio: “Allora, hai trovato lavoro?”. Insomma, ognuno ha i propri motivi, tutti validi, per sostenere che tra il 23 e il 26, sotto quella parvenza di pace, amore, capponi&panettoni si nasconda una spontanea ma allo stesso tempo subdola, occasione per tirare le somme. Per fortuna anche quest’anno il Natale è andato, i parenti sono tornati ognuno a casa propria e la vita riprende lentamente il solito corso. Resta solo un interrogativo, l’ultimo interrogativo, quello obbligatorio al quale, che ci piaccia o no, non possiamo evitare di sottoporci. Quando ormai anche il giorno di Santo Stefano sta volgendo al termine e ti stai illudendo che sia tutto finito, ecco che fa capolino in tutta la sua imponenza l’inaggirabile domandone finale: “Oh, ma a capodanno!?

“A capodanno non so ancora…” è la risposta-scudo, quella che esce in modo del tutto istintivo, anche se già sai che non potrà proteggerti a lungo. In realtà sei ben consapevole che presto l’ansia di trovare un modo per impiegare l’ultima notte dell’anno salirà a tutti quanti, compresi i tuoi amici che non si faranno scrupoli a trasmetterti il fardello. E’ proprio trovandoci in questa situazione che, ripensando a tutte le possibilità valutate nel corso degli anni, abbiamo stilato una lista dei tipici programmi capodanneschi, da quando hanno iniziato a crescerci i peli sul viso e i videogiochi sono diventati meno interessanti delle ragazze.

 ENTRARE IN DISCOTECA:  Probabilmente ti trovi nello stadio immediatamente successivo alla pre-adolescenza. Hai appena abbandonato i petardi perché hai scoperto l’alcol, ma non ancora il  modo corretto di farne uso. E’ assolutamente giusto, anzi formativo per questo periodo della vita, andare in discoteca la notte del 31. Serve per poter arrivare alla conclusione, qualche anno più tardi, che entrare in un locale quella specifica sera è una delle minchiate più grandi che si possano fare. Capienza 1000 persone, numero effettivo 1500, prezzo d’entrata astronomico, bevute supplementari non ne parliamo, gira la peggior droga che si possa trovare, c’è vomito un po’ da tutte le parti, se ti va male anche sulla tua giacca appoggiata sul divanetto.

Rischio principale: la limonata con la tipa che proprio non ci stava

LA FESTA IN CASA: E’ una delle prime alternative all’entrare in un locale. “Oh ragazzi ma quest’anno, invece che infilarci in qualche posto come al solito, perché non ce ne stiamo a casa di qualcuno, ci compriamo da bere, ci facciamo le canne, qualcuno mette i dischi e la risolviamo così?”. Certo pare un’ottima alternativa… ma la sbragata è sempre dietro l’angolo.

 Rischi principali:

1) Ti sei fatto talmente tante canne che ancora prima del brindisi di mezzanotte sei già in stato vegetativo. Non riesci a mettere tre parole in fila (possibilità di collasso sul divano estremamente elevata).

2) La ricaduta in discoteca (the most dangerous): ti sei caricato troppo per poter rimanere in casa, così arruoli i primi tre che si trovano nella tua stessa condizione e partite per una spedizione verso il primo locale strapieno di gente.

LA MEZZANOTTE IN GIRO: La mezzanotte in giro è la tipica soluzione da capodanno all’estero. Scegli una città (solitamente una capitale europea) e la notte del 31, vuoi per mancanza d’informazioni riguardo le possibilità di serata, vuoi perché “questa città è bellissima e la notte in festa dev’essere ancora più bella“, a qualcuno viene la bell’idea di andare in giro, magari ammucchiandosi nella piazza principale della città in mezzo a vetri rotti, ubriachi di ogni genere e genitori con bambini che inveiscono contro l’inciviltà degli ubriachi. Fa pure un freddo della madonna.

Rischio principale: lo sbronzo molesto che ti molesta, a te e alla tua ragazza. Se ti va male ti prendi pure un ceffone e il giorno dopo ti ritrovi con un occhio gonfio e il raffreddore.

LA CENA:  “Massì, organizziamo una bella cena con cotechino, lenticchie, melograno e tutto il resto!” E’ ora di smetterla di ridursi come i ragazzini la notte di capodanno e poi passare due giornate intere a cercare di riprendersi. “Quest’anno devo anche riniziare a lavorare presto… meglio fare qualcosa di rilassato”. Tutti d’accordo. Qualcuno però, oltre il vino, porta anche delle bottiglie di un liquore estremamente buono e pregiato che gli hanno regalato in ufficio. Ecco che il solito problema si ripresenta.

Rischio principale: se hai mai vomitato il cotechino sai qual è il rischio principale.

IO LA NOTTE DI CAPODANNO LAVORO: Questa è la trovata del pragmatico. “Ma scusa eh, pensaci un attimo… ogni anno la stessa storia, non si sa mai cosa fare né con chi né dove. Va sempre a finire che decidi all’ultimo minuto, spendi una fucilata e il giorno dopo ti vorresti fucilare per quanto sei stato babbo. Se invece lavori tronchi sul nascere ogni dubbio e non spendi un cazzo, anzi… visto che è festa e stai lavorando ti pagano pure il doppio, taac!”

Rischio principale: la sera del 1 gennaio sei carico abbestia per far festa, ma ovviamente non c’è nessuno dei tuoi amici disponibile a far festa.

NON ME NE FREGA NIENTE DI CAPODANNO, IO GUARDO UN FILM (LEGGO UN LIBRO SE SEI PARTICOLARMENTE INTELLETTUALSNOB) E VADO A LETTO: Se hai pensato una cosa del genere significa che le hai provate quasi tutte e sei giunto al limite della sopportazione. “Quasi” perché se hai intenzione di dedicare le ultime ore dell’anno ad attività solitarie significa che ancora non ci hai mai provato. Se così fosse infatti non ti verrebbe mai in mente di ripetere. Puoi anche essere una persona solitaria, abituata a vivere gran parte del proprio tempo interiormente, ma obiettivamente quando sono tutti in giro a far festa e tu sei l’unico chiuso in casa… il rischio depressione diventa una sicurezza.

Rischio principale: il suicidio.

THE FINAL COUNTDOWN: L’unica soluzione che ci resta. Guardare il countdown di mezzanotte della Rai tutti insieme. Appassionatamente e senza alcolici. Al fine di evitare ogni possibile sbandata che potrebbe portarvi a compiere gesti di cui vi pentireste è consigliabile trascorrere la serata insieme ad amici con figli al seguito. L’anno scorso il conto alla rovescia lo faceva quell’abbronzatissimo di Carlo Conti, guardatevi gli ultimi minuti per ricordare che emozione. Purtroppo quest’anno Carlo è ai caraibi per mettere a punto la tintarella in vista del festival di Sanremo che dovrà condurre tra qualche mese. A sostituirlo sarà Flavio Insinna, che speriamo sia all’altezza del compito.

E’ la prima volta che sperimentiamo questa soluzione, per cui di rischi non possiamo ancora parlare, ma vi terremo aggiornati per l’anno prossimo.

Tommaso Sorgentone