Un turista americano è stato ucciso da una tribù che non ha mai avuto contatti con l’esterno



Secondo quanto riportato da Associated Press, un americano di 27 anni è stato ucciso a colpi di frecce dalla tribù indigena della remota isola di North Sentinel. Si tratterebbe di John Allen Chau, un missionario che voleva predicare il cristianesimo agli indigeni. Un attivista per i diritti delle popolazioni autoctone locali ha raccontato che Chau era stato portato all’isola di North Sentinel da alcuni pescatori sabato scorso, per poi raggiungere la spiaggia in kayak: lì, secondo quanto raccontato dai pescatori, Chau era stato colpito da alcune frecce, per poi essere legato e portato con degli indigeni sull’isola. Nella giornata di martedì, sarebbe poi stato avvistato il suo corpo, che però deve ancora essere recuperato.

North Sentinel è una delle isola dell’arcipelago delle Andamane, politicamente appartenenti all’India ma situate nel bel mezzo del Golfo del Bengala, più vicine alla Penisola malese. Avere contatti con le popolazioni isolate delle isole Andamane e Nicobare è illegale, per il rischio di infettarle con malattie alle quali non sono abituati.
Sull’isola di North Sentinel vivono i Sentinelesi, un gruppo tutt’ora isolato, composto da dai 50 ai 150 membri. I contatti con l’esterno sono stati perlopiù di natura violenta. Nel 2006 i sentinelesi uccisero due pescatori indiani che stavano pescando nell’area dell’isola, in cui la loro barca era stata spinta dalle correnti, e scagliarono delle frecce verso l’elicottero che stava recuperando i corpi dei due uomini.

Nel 1974 una troupe di National Geographic si stava avvicinando alla costa di North Sentinel, con la protezione di guardie armate, per filmare il documentario “Man in Search of Man”. Non riuscirono ad attraccare a causa degli attacchi dei Sentinelesi, ma riuscirono a girare alcune immagini.