Un ex ingegnere Google fonda una religione basata sul culto delle intelligenze artificiali



Anthony Levandowski, ex ingegnere di Google e di Uber, ha fondato una setta in cui si venerano le intelligenze artificiali e si ha fede negli algoritmi come unica via di salvezza per l’umanità. Levandowski ha perso il suo posto di lavoro qualche mese fa con l’accusa di aver rubato segreti commerciali di Google, si è ora dato alla religione, creando il proprio movimento, “Way Of The Future”.

L’obiettivo della sua chiesa è quello di “sviluppare e promuovere la realizzazione di una divinità basata sull’AI”. Il verbo che Lewandoski e i suoi seguaci vogliono diffondere è che un giorno le intelligenze artificiali supereranno gli umani che e hanno create, dunque è importante affidarsi fin da subito a loro, e concedergli la nostra massima fiducia, nonché l’impegno a migliorarle.

Il leader di Way of The Future non è esattamente una personalità edificante e in pace con se stesso: l’ingegnere aveva fondato Otto, una società specializzata nelle auto autonome, subito dopo aver lavorato al progetto Waymo di Google. Otto è stata acquisita da Uber e Lewandoski è stato accusato di aver sottratto 14 mila file di Google segreti, e di averli portati con sé nel nuovo ruolo.