True Detective, stagione 2: la stampa americana è molto critica



L’attesa è sempre più snervante per l’arrivo della seconda stagione di True Detective. Una settimana prima della diffusione su HBO, iniziano ad arrivare le prime review, perché sì, i giornalisti hanno potuto vedere la serie in anteprima. Nonostante le recensioni non siano così negative, sembra comunque che la stampa non sia rimasta così sconvolta. Tenendo conto dell’attesa che la seconda stagione aveva generato, immaginiamo la delusione dei fan più accaniti.

Variety per esempio non ha usato mezzi termini: “Anche se questa seconda stagione è “guardabile”, l’ispirazione sembra aver totalmente abbandonato Nic Pizzolatto”. Hollywood Reporter è ancora meno positivo: “True Detective ci prova, ma crea più dispetto che altro. Pizzolatto ha creato tutti i suoi personaggi su un unico modello di eroe. Ci rendiamo conto che non c’è coerenza né realismo tra di loro”.

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Il San Franciso Chronicle si dice molto deluso: “Sulla carta sembrava poter funzionare, ma la realtà dei fatti è un’altra: i personaggi sono troppo sviluppati e pensati male. Gli autori hanno esagerato con la psicologia artificiale per rendere i protagonisti più interessanti, ma al contrario, così diventano molto meno credibili”. Gli inglesi di Digital Spy non sono molto convinti: “Il paragone con la gloriosa prima stagione non può essere sostenuto. Speriamo che Nic Pizzolatto ci riservi delle sorprese nelle prossime puntate”.

Nonostante ciò, ci sono anche dei giornalisti che sono stati sedotti dall’ambiente, come scritto dal New York Daily News: “È il genere di serie che porta il telespettatore a pensare che siamo nell’età d’oro del dramma in TV”. Vulture ha lo stesso sentimento: “Anche se manca l’ambiente della prima stagione, l’acidità di questo sequel ci ha affascinato, in modo diverso”.

Ancora una settimana da aspettare per poterci fare la nostra opinione personale.