Una studentessa dell’università del Texas, Jessica Jin, ha proposto ai suoi compagni di presentarsi ai corsi con un vibratore attaccato sullo zaino. L’obiettivo non è quello di promuovere la masturbazione né di celebrare l’amore in tutte le sue forme, ma di denunciare una legge appena entrata in vigore che autorizza gli studenti in possesso del porto d’armi di presentarsi armati ai campus per potersi proteggere in caso di attacco.
Creator of #CocksnotGlocks is receiving death threats. Nothing is scarier than liberals brandishing dildos in public http://t.co/SJaRMFiitC
— Leila A. McNeill (@leilasedai) October 11, 2015
Il nesso con i sextoys? Al di là del fatto che è meglio “fare l’amore che la guerra”, la legge parla della possibilità di portarsi con sé un’arma… insomma, vibratori, pistole…alla fine siam lì. Ai texani manca l’umorismo, e se il giullare del paese è Ted Cruz, c’era d’aspettarselo. Jessica Jin ha comunque notato che nel regolamento dell’università è vietato esporre scritti o immagini oscene così come praticare gesti che potrebbero essere considerati come tali. I colpevoli potrebbero essere multati di 500$, ma sembra non essere un vero ostacolo.
L’evento si terrà il 24 agosto 2016 e 4000 persone hanno già messo la partecipazione sull’evento Facebook. Ampiamente condivisa dalla stampa nazionale, l’iniziativa ha comunque procurato a Jessica numerosi problemi, tra cui minacce di morte. “È incredibile che la gente si senta in pericolo se andiamo in giro con dei vibratori, si sentono anche offesi. Adesso mi vogliono morta per un dildo!”. A causa della legge un professore ha chiesto le dimissioni.
#cocksnotglocks a demonstration of the absurdity of Texas' gun laws: http://t.co/wagAsyhckN
— Jordan Strang (@kiwijordan) October 12, 2015
They seem incapable of seeing #cocksnotglocks as satire and think that we believe dildos are actually a method of self-defense. Heh.
— Drew Morton (@thecinemadoctor) October 13, 2015