Siamo andati al live di Benjamin Clementine a Londra



Ieri sera Darlin e’ andato a vedere per voi (e non solo) in anteprima il concerto di Benjamin Clementine al Barbican di Londra. Vi diciamo da subito che il giovane musicista inglese, che deve la sua epifania musicale ad un periodo parigino, vissuto orwelianamente tra busking e alloggi di fortuna, ci ha impressionato!

Benjamin Clementine handout 2015 promo image ...

Entrato di soppiatto in una sala buia, ha camminato scalzo fino al piano. Uno spot di luce lo ha illuminato ed il pubblico lo ha subito accolto calorosamente, a segnare quanto Londra sia gia’ innamorata di lui (come piu’ volte sottolineato durante il concerto). Il suo volto dai lineamenti forti colpisce immediatamente. Clementine si sistema sul suo alto sgabello ed inizia a suonare il piano. Poi inizia a cantare e la prima cosa che e’ chiara fin da subito e’ che si sta ascoltando qualcosa di unico. Una sensazione simile a quella provata la prima volta che si sono ascoltati musicisti come Tom Waits, Jeff Buckley, Nick Drake (non e’ un caso la bellissima e personale interpretazione di “Way To Blue” proprio di Nick Drake a meta’ concerto!).

Prima ancora che bello, unico. Ed oltre ad avere una verve compositiva e una voce unica, la musica Benjamin Clementine e’ bellissima: il suo modo di cantare copre una vastita’ di toni e colori incredibile, il suo modo di suonare il piano sfiora il virtuosismo in piu’ casi, gli arrangiamenti sono originali ed i testi ricchissimi.

La musica di Benjamin Clementine e’ ricca. Il suo modo di dialogare con il pubblico e’ un misto tra il timido, il misterioso, ma che il piu’ delle volte termina con una risata. La doppia standing ovation alla fine del concerto e’ piu’ che meritata e siamo sicuri che il ragazzo di strada ne fara’, cosi’ come siamo sicuri che il pubblico delle due date italiane del suo tour, a Bologna il 13 aprile ed il 14 a Milano per l’Elita Design Week Festival, se ne innamorera’ cosi’ come il pubblico londinese.