Martedì sera, Nelson Felippe, impiegato di Google, ha postato questa foto sul suo profilo Facebook (avrebbe dovuto metterla su Google Plus, ma sa che nessuno lo usa) ed ha scritto un lungo messaggio per descrivere questa scena che l’ha visibilmente scioccato. Vi lasciamo giudicare.
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=608695499266078&set=a.480215382114091.1073741833.100003769005680&type=1
“Non ho pregiudizi. Penso che la gente dovrebbe fare quello che vuole della propria vita. Ma trovo assurdo che io debba essere testimone di una scena del genere”
“Quello che la gente fa in privato non è affar mio, ma ciò che fa in pubblico riguarda anche noi. Mi rifiuto di vedere scene del genere e doverle considerare come cose normali”
“Mettono in pericolo le convenzioni sociali e ciò non è un bene. Cosa succederebbe in caso di tragedia? o ancora peggio, se qualcuno morisse? chi dovremmo incolpare?”
“Cosa succederebbe ad un bambino se vedesse questa scena ogni giono? I bambini penserebbero che è normale aspettare la metro sulla linea gialla. Quindi non vi atteggiate come quest’uomo. Seguite l’esempio delle ragazze”.
La battuta di Filippe sul pericolo di stare troppo vicini ai binari è stata condivisa migliaia di volte, un bel modello di tolleranza e di apertura, ma soprattutto di senso dell’umorismo.
