L’Italia fuori dalla top 20 della qualità di vita



Prima al mondo per l’influenza culturale e patrimonio storico sparisce nelle classifiche se si parla di capacità di attirare investimenti o di trasparenza, di amministrazione pubblica anche se il tema è quello della vita quotidiana.

Secondo il rapporto della U.S. News & World Report Best Countries, in occasione del World Economic Forum di Davos, l’Italia si troverebbe al quindicesimo posto della classifica della miglior qualità di vita generale.

Il miglior paese al mondo è la Svizzera, seguita da Canada, Germania, Regno Unito e Giappone.

Prima come miglior influenza culturale e anche per quanto riguarda il patrimonio di arti e tradizioni, seconda come miglior paese da visitare e anche come miglior paese da visitare da soli. Se si parla di affari, però, l’Italia sparisce dai radar, anche per quanto riguarda l’imprenditorialità e la possibilità di riuscita degli investimenti e trasparenza. Siamo addirittura fuori dai primi 20 nella classifica della miglior qualità di vita, colpa forse della mancanza di servizi, il lavoro precario, la burocrazia e la fragilità delle regole tipica del Belpaese, alla fine pensano più al clima e al cibo.