Un’onirica sequenza del film che Alfred Hitchcock realizzò con Salvador Dalí



Nel 1945 il Surrealismo è arrivato a Hollywood col film Spellbound (tradotto in italiano con “Io ti salverò). Diretto dal maestro del suspense Alfred Hitchcock, il film contiene una delle sequenze più oniriche del cinema americano. Per progettarla a dovere, Hitchcock richiese personalmente l’artista Salvador Dalí, strettamente associato alla corrente del Surrealismo, anche se l’artista se ne era distaccato da qualche anno.

spellbound

Hitchcock decise di rivolgersi proprio all’artista non per lo status di celebrità eccentrica che godeva negli Stati Uniti; ma per la sua abilità unica di dare una sorta di forma architettonica al sogno: il regista voleva mostrare il sogno in modo chiaro e d’impatto, con una sequenza più potente di tutto il resto del film – come disse in un’intervista del 1962.

In Spellbound, la protagonista Costanza Peterse, interpretata da Ingrid Bergman, lavora in una clinica in cui arriva un nuovo direttore, dottor Antonio Edwardes. Costanza si innamora dell’uomo, ma nel corso della pellicola, emergono strane verità sull’uomo: si scoprirà essere John Ballantyne, un giovane che soffre d’amnesia e che si sospetta sia l’assassino del vero dottor Edwardes. Per risolvere il caso, la protagonista deve analizzare i suoi sogni. La sequenza che vedete nel video, arriva in un momento importante del film: provare quale sia stato il ruolo di John nell’omicidio (o la sua innocenza).