Handsome Harry The Hipster: il primo hipster della storia



Nei primi anni del ‘900, la parola “hip” era utilizzata come sinonimo di “consapevole”, mentre la “hippie” deriva probabilmente da xipi, termine usato all’epoca dagli schiavi del Senegal per indicare qualcuno “con gli occhi aperti, attento al mondo che lo circonda”. Entrambe le definizioni erano usate per indicare qualcuno di sofisticato ed elegante, al passo coi tempi, soprattutto nel mondo del jazz, allora all’apice del successo. Ma la prima persona ad essere definita un “hipster” è stato probabilmente Harry Raab, in arte Gibson. Nato nel Bronx nel 1915, divenne un famoso pianista jazz; dal ‘39 studiò alla Julliard di giorno mentre si esibiva nei pub la sera. Iniziò a chiamare il suo pubblico hipster, e poi prese il nome lui stesso, con la canzone “Handsome Harry The Hipster”. Gibson era famoso per le sue pazze danze, saltellando tra il pianoforte e il palco ballando boogie woogie, e per i suoi testi risqué su sesso e droga. Proprio a causa del suo abuso di sostanze dovette ritirarsi dalla scena nel 1947 ma tornò con due album negli anni ‘80 su argomenti altrettanto tabù come strip club, bagni nudi e spinelli.

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