Guida alla pizza secondo gli Americani



Se c’è una cosa che è indiscutibilmente italiana, è la pizza. D’altronde, conosciamo tutti la leggendaria storia della sua invenzione per la regina Margherita. Eppure, da quando questo delizioso piatto è sbarcato (letteralmente) sulle coste di New York insieme a migliaia di immigrati italiani a inizio ‘900, gli Americani l’hanno preso e gliene hanno fatte di tutti i colori. Ci mettono persino l’ananas! Ecco alcuni dei modi tipici di servire la pizza oltreoceano:

Apizza

Apizza: Come potrete intuire dal nome, il creatore di questa pizzeria di New Haven era originario di Napoli, e la sua grande invenzione è la white clam pizza, una pizza con vongole e bacon. Che mix interessante.

Deep Dish: La famosa pizza alta due metri tipica di Chicago, amata dagli americani, non sempre dagli italiani. E’ cotta tipo casseruola, dalla forma e altezza di una torta più che una pizza, con mais, semolino, e chi più ne ha più ne metta per condire il tutto. Ha persino una più terrificante evoluzione, la pizza ripiena.

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St Louis Style: Al contrario della Deep Dish, questa pizza è bassa e sottile, ricca di un mix di formaggi, dal provolone al cheddar, e servita a fette squadrate. La Deluxe ha come ingredienti, salsiccia, funghi, cipolle, peperoni e bacon. Leggera leggera.

California Style: Situata a Los Angeles, come suggerisce il nome, la California Style è famosa per i suoi ‘toppings’ creativi, che cambia di frequente. Uno degli ultimi, ad esempio, include funghi, spinaci, cipolle caramellate, nocciole, aglio e prezzemolo.

Dollar Slice: Questa è forse la più vicina a noi. E’ semplicemente una pizza al trancio, fatta apposta per i Newyorchesi sempre di fretta che la mangiano andando o tornando da lavoro, di solito piegata a metà.

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New York Neapolitan: discendente della Napoletana, è però una pizza molto più grande, cotta in forni elettrici o a carbone, anzichè di legno, e non ha molta salsa o ingredienti, ma è famosa per la crosta croccante.

Sicilian

Siciliana: Crosta in abbondanza con sopra mozzarella e salsa di pomodoro. In quest’ordine.

Grandma Pie: La torta della nonna, o pizza alla casalinga. Vorrebbe imitare la pizza fatta in casa all’italiana, perchè si basa sull’idea di una pizza non perfetta, condita con qualunque cosa si trovi sul momento.

Tomato Pie: Apparentemente una normale pizza con salsa di pomodoro, la sua particolarità sta nell’aggiungere gli ingredienti dopo la cottura; formaggio, olio, aglio, tutto aggiunto dopo che la pizza è uscita dal forno.

Trenton Tomato Pie: Crosta imponente, la Trenton è famosa per i plurimi condimenti che si aggiungono su una base di formaggio, ma soprattutto per l’ultimo strato di salsa di pomodoro a pezzi che la ricopre completamente.

Greek

Greek: Ironicamente, la pizza “greca” è una delle più italiane, essendo semplicemente crosta, salsa al pomodoro e formaggi sciolti di vario tipo.

D.C. Jumbo Slice: Nata per caso quando il proprietario di un ristorante ha deciso di mischiare la pasta di due pizze per non sprecare quella che gli era rimasta dal giorno prima, la Jumbo è diventata il cibo da sbronza di migliaia di Americani. Si tratta di una pizza semplice di per sè; la particolarità sta nel suo essere gigantesca. Tanto grande che per far entrare una singola fetta in una scatola di cartone bisogna piegarla in due.