L’evoluzione dello stile di Wes Anderson in 8 film dal 1996 a oggi



A differenza di altri registi, Wes Anderson ha visto la sua carriera crescere piuttosto rapidamente e svilupparsi in particolar modo intorno a uno stile sempre più riconoscibile, servendosi di quel tocco che lo ha reso oggi il più influente della nostra generazione. Il blogger Vashi Nedomansky ha selezionato una serie di immagini prese dai primi 8 film del regista, utilizzando 50 frames per ciascuno e organizzandoli in modo da riuscire a mostrare l’evoluzione dello stile di Anderson.

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Da Bottle Rocket del 1996 a Grand Budapest Hotel dell’anno scorso, il regista americano si è sempre concentrato su temi ricorrenti come ad esempio il desiderio di realizzazione personale, le liti familiari tra padri, figli e fratelli, o addirittura le promesse non mantenute, e si è da sempre distinto per il suo inimitabile gusto, un barocchismo estetico fatto da scenografie originali con colori e angolature particolari, per non parlare della minuziosa attenzione per le simmetrie. Se i film di Wes Anderson sono da ritenere unici, è altrettanto vero che sono anche molto semplici da parodiare.

Secondo No Film School sembra evidente che il senso estetico di Anderson si sia evoluto nel corso del tempo, vuoi per i crescenti budget, vuoi per un più alto grado di maturità nella sua abilità nel dipingere il mondo che ha in mente. Quello di Wes Anderson è uno stile che ormai fa parte della cultura popolare, un cinema ricorrente animato da personaggi discontinui, eroi popolari e familiari.

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