Dalla fine degli anni 2000, la scena musicale hardcore di New York sembra essere stata dimenticata, ad eccezione di coloro che hanno fatto di questa tendenza uno stile di vita, come una religione. Per prendere le distanze dal movimento punk degli anni ‘80, dei giovani hanno fondato gruppi che propongono musica violenta, così brutale da far passare band emblematiche come i Ramones per gente che fa musica da camera.
Nello stesso momento, il mosh pit (il cosiddetto pogo) diventa popolare e sarà considerato un modo cool di ballare. Per capire il mosh pit, bisogna mettersi in testa che ci sono regole precise da rispettare per apprezzare questo bordello in cui spingersi e saltare uno addosso all’altro è cosa comune. Sempre però nel rispetto di chi sta accanto e senza intenzione alcuna di fare a botte.
Quando era giovane Dan Witz faceva parte di questo movimento in qualità di musicista e sostenitore di una subculture. Adesso si è convertito alla pittura senza dimenticare il suo passato e propone, dal 5 aprile al 3 maggio, a New York, una mostra intitolata NY Hardcore dove espone i dipinti iper realistici della cultura che ha marcato la sua vita.
Vediamo attraverso le sue opere un’atmosfera elettrica, tra skins, punks, bodybuilders, grossi, piccoli, uomini e donne.
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