Confermando – e migliorando addirittura – il trend parziale dello scorso settembre, il Costa Rica è riuscito a tagliare un traguardo da record in fatto di energia e sostenibilità: quasi tutta l’elettricità consumata durante il 2016 nel Paese è arrivata da fonti rinnovabili, mentre appena l’1,88% della domanda è stata soddisfatta ricorrendo a combustibili fossili.
Nel solo mese di agosto l’80 per cento della potenza è stata prodotta grazie all’idroelettrico che resta una delle fonti principali della nazione. A seguire il geotermico, l’energia eolica e il solare. Un record che si affiancherà a quello del 2015, quando il piccolo paese senza esercito ha coperto la propria domanda di energia elettrica con idroelettrico, eolico e geotermico principalmente per ben 299 giorni.
L’obiettivo da raggiungere, entro il 2021, è diventare il primo paese carbon neutral del continente americano, ovvero in grado di avere un bilancio delle emissioni di CO2 pari a zero. Traguardo che difficilmente sarebbe stata raggiunto senza attingere alla geotermia: «L’energia geotermica –sottolinea lo stesso Ice – è prodotta dal calore che la terra trasmette da suoi strati interni verso la superficie, e non dipende dal clima».