Un’intera città sconosciuta, di 2500 anni fa, è stata scoperta a 300 km a nord di Atene nella zona di Vlochos. I ritrovamenti di alcuni reperti erano già noti agli archeologi ma ora lo studio dell’area, tramite tecnologie radar non invasive, ha permesso di accertare che sulla collina di Strongilovoúni ci fosse un vero e proprio insediamento urbano più grande di quel che si pensava.
Le ricerche, frutto di una collaborazione tra Eforato delle Antichità di Karditsa e l’Istituto Svedese ad Atene, erano cominciate nel settembre 2016. Invece di scavare, gli archeologi hanno indagato il terreno utilizzando un georadar. La squadra ha trovato tracce della piazza della città (l’agorà) e della griglia di strade. Hanno inoltre rinvenuto ceramiche antiche e monete. L’area dentro le mura misura 40 ettari.
«I ritrovamenti più anichi risalgono a circa il 500 a.C.», dice il responsabile delle ricerche, «ma la città sembra essere fiorita principalmente dal IV al III secolo a.C., prima di essere abbandonata per qualche motivo, forse in connessione con la conquista romana dell’area».
Alcuni piccoli ritrovamenti, come le monete, potrebbero essere portati al Museo Archeologico di Karditsa, ma l’obiettivo è l’esplorazione non invasiva della città. Tra i manufatti scoperti c’è un piccolo frammento di ceramica rossa e nera, datata al tardo VI secolo a.C.