Benvenuti nella chiesa che celebra il culto delle armi



Mentre nella maggioranza dell’opinione pubblica degli USA sembra finalmente farsi largo la necessità di una stretta sulle armi – una risposta emozionale all’ultima strage scolastica, che non si sa quanto durerà – in alcune zone degli Stati Uniti si continuano a celebrare fucili e munizioni. Anzi è meglio parlare, letteralmente, di “adorare” le armi.

La vergogna di un paese in cui c’è un culto perfino religioso delle armi: così molti fedeli si sono presentati in chiesa con l’Ar-15, il fucile semiautomatico prodotto dalla compagnia statunitense Armalite e usata da Nikolas Cruz per compiere la strage nel liceo di Parkland.

Ma il fucile è considerato anche il simbolo della “verga di ferro” citata nel Libro dell’Apocalisse, secondo l’Associazione Spirituale per l’Unificazione del Mondo Cristiano (o Chiesa dell’unificazione, come è più nota a livello mondiale).

A Newfoundland, in Pennsylvania, si sono riuniti i fedeli della Chiesa Universale, movimento vicino al cristianesimo nato in Corea con seguaci in tutto il mondo. Le coppie hanno partecipato alla cerimonia per benedire i loro matrimoni e le loro armi.

La manifestazione ha avuto luogo sotto gli occhi della polizia e di una manciata di contestatori, bloccati a debita distanza dalla sede della congregazione. Il reverendo Sean Moon, figlio del fondatore e attuale capo spirituale del culto, ha invocato «un regno di pace assicurati da polizia e milizia dove i cittadini, tramite il diritto dato a loro da Dio onnipotente di tenere le armi, siano capaci di proteggersi l’un l’altro e tutelare il fiorire del genere umano».