Zdzisław Beksiński è stato un pittore polacco che ha vissuto sotto il regime comunista del secondo dopoguerra. Dopo una vita segnata dalle numerose tragedie personali, legate a lutti familiari, e alla frustrazione e il terrore in cui si viveva dietro la cortina di ferro, Beksiński ha cominciato una serie di dipinti basati proprio sulla sua esperienza personale.
La realtà, però, è difficilmente riconoscibile. L’idea dell’artista era infatti quella di “dipingere come se stesse sognando”. Le scene provenienti dal mondo e dalla sua vita, sono quindi deformate in tinte gotiche e infernali; lo scenario è onirico e a tinte scure, e i personaggi che popolano la sua arte sono quegli degli incubi peggiori.