Adesso potrete registrare i vostri sogni e rivederli



I sogni sono un viaggio nell’inconscio in cui la fantasia si libera totalmente e il confine tra senso e non-senso sembra svanire. Certe volte sono assurdi, altre più attinenti alla realtà, ma non c’è mai niente di definito. Tutti hanno desiderato di poterli ricordare perfettamente, o ancora meglio di registrarli per poi guardarli in TV come fossero una serie o un bel film. Oggi, finalmente, è diventato possibile, infatti alcuni ricercatori hanno trovato un modo per tradurli in video tramite un dispositivo innovativo che utilizza alcune tecnologie esistenti come l’imaging a risonanza magnetica, che è una tecnica di generazione di immagini usata in campo medico, e supercomputers.

Il primo studio è stato realizzato nel 2011 alla Brown University. Muniti di un dispositivo in grado di registrare i sogni, i ricercatori hanno chiesto a un gruppo di tre persone di indossarlo durante la notte. Svegliati nel bel mezzo dell’attività onirica, una volta registrate e classificate le immagini del cervello attraverso modelli computazionali, i volontari hanno risposto ad alcune domande su ciò che stavano sognando.

Questo processo è stato ripetuto 200 volte per ogni persona in modo da creare un database completo, e dopo alcuni tentativi e aver ulteriormente chiesto ai soggetti di rimettersi a dormire, il dispositivo era già in grado di predire quello che stavano sognando grazie alle immagini raccolte in precedenza.

Il passo importante, però, è stato fatto nell’Università di Berkley dove sono riusciti a ottenere veri e propri videoclip dei sogni. A differenza della Brown University, collegando il dispositivo a persone che guardavano trailer di film, sono riusciti a catturare immagini del cervello dei soggetti analizzati, cercando poi con un computer una corrispondenza tra queste con dei video presi da YouTube affinché venissero ricreate delle vere e proprie immagini del sogno.

È tutto ancora da perfezionare, ma i ricercatori sono convinti che registrare i sogni di qualsiasi persona diventerà a breve una realtà accessibile. Un risvolto utile riguarda anche un possibile utilizzo di questa nuova scoperta tecnologica per capire cosa succede nella testa di chi non può comunicare, come per esempio le persone autistiche o in coma.

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