Perché abbiamo sempre spazio per il dolce a fine pasto?



Ogni volta è la stessa solfa: “sono pieno come un uovo” dici a fine pasto, mentre la tua pancia sta per scoppiare, sei impossibilitato a continuare a mangiare e le tue facoltà mentali si dimezzano, manco avessi fatto uso della peggior droga. La tua avventura col cibo però non finisce lì, sai che non potresti far entrare nel tuo stomaco nemmeno un sorso d’acqua, ma non appena ti si presenta la lista dei dolci non riesci a dire di no. Ma perché questo masochismo? La risposta è semplice: perché sì.

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Si tratta di un meccanismo di sopravvivenza, l’avreste mai detto? Finché i nostri bisogni di zuccheri non sono soddisfatti, il cervello ci spinge a mangiarne. Non si tratta di essere golosi quindi, ma di un istinto di sopravvivenza. Stessa cosa al contrario, se vi mangiate prima una cheesecake enorme, avrete sempre dello spazio per un ossobuco “leggero”. Curioso come l’istinto di sopravvivenza si attivi a caso, soprattutto quando quella maledetta cheesecake in realtà non vi sta aiutando, ma vi affossa ancora di più nel più profondo disagio intestinale.

Lo zucchero rende dipendenti, ma possiamo comunque liberarcene. Più mangiamo cose dolci, meno le apprezziamo, o almeno è quello che risulta da uno studio su un gruppo di 29 persone pubblicato nell’American Journal of Clinical Nutrition. Metà dei soggetti non ha mangiato dolci per 3 mesi, e quando poi li ha riassaggiati al termine della “tortura”, li trovava più dolci e buoni. Ecco quindi un motivo in più per zittire tutti quelli che vi daranno dei golosoni ingordi.