Parigi senza filtri: la nuda banlieue mostrata nella sua vera essenza



Di Parigi avrete sicuramente visitato la Torre Eiffel, Montmartre e il Louvre, ma avete mai sentito parlare di quella che i francesi chiamano la banlieue? Probabilmente, se non avete mai messo piede fuori dal centro più famoso di Parigi, ne avrete comunque un vago ricordo grazie al film “La Haine” (“L’Odio”), il cult diventato ormai noto in tutto il mondo e che ha fatto da trampolino di lancio per la carriera di Vincent Cassel.

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Nella banlieue parigina e al centro della capitale francese esistono dei luoghi simili a Babele, dove si ergono torri come fossero templi faraonici che accolgono occasionalmente riprese di film come The Hunger Games: Mockingjay Part II (2015) o Brazil (1985) di Terry Gilliam.

Con la sua serie “Souvenir d’un Futur” (Ricordo di un futuro), il fotografo Laurent Kronental è riuscito ad immortalare nei suoi scatti i residenti del luogo, circondati di quella poesia industriale che anima uno scenario simile ad un oceano di calcestruzzo e composto per lo più da edifici del dopoguerra costruiti durante il trentennio del boom economico fino agli anni 80.

Se pensate che Parigi sia solo romanticismo, bohemiens e stile liberty, vi state perdendo la parte più interessante della città.

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