“Love and Lust in LA”, l’eros nella sua pienezza



Circa un anno fa, una coppia di registi con base stabile in California, Will Hoffman e Julius Metoyer, ha voluto dare vita ad un progetto cinematografico chiamato LOVER, un tentativo di esplorazione di come il sesso viene ritratto nei film. Definire l’essenza dell’atto sessuale nella sua forma più pura. Un’idea ambiziosa raccontare la molteplicità di valori assegnati alla relazione sessuale che travalicano il semplice congiungimento carnale dal momento che cadere nella banalità della sua rappresentazione è molto semplice.

Il documentario ha richiesto la loro totale immersione nell’intimità delle coppie riprese; ambientazione: camera da letto, tra un lenzuolo e l’altro, mentre voci esterne analizzano la meccanica del sesso a cui si affianca lo sfarfallio creativo dell’eros che infine sfocia nell’amore.

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riguardo LOVER 

Le scene di sesso nella narrazione cinematografica sono sempre “incomplete”, il porno invece si pone su un livello di totale ipocrisia. La nostra idea era quella di fare un film che non si limitasse alla “visione del sesso”, ma, al contrario, che scatenasse il ricordo delle sensazioni provate nel perdersi col partner. Quel momento in cui ti lasci andare incurante di qualsiasi giudizio o consapevolezza, e apri a te stesso le porte per l’impulso e il desiderio.” Una sorta di logica della liberazione al punto di concepire un modello che cancelli le differenze, un ritorno alla natura e alla libera unione che sfugge da qualsiasi costrizione.

riguardo il sesso nei film

Il porno è focalizzato esclusivamente sulla grafica sessuale e sulle immagini esplicite. La gente lo ama e la sua popolarità è nota a tutti, ma il problema sta nel messaggio che dà: la sua rappresentazione del sesso lo rende un tabù, una cosa “sporca”. Se il tuo unico scopo è quello di far eccitare qualcuno, allora dovresti darti al porno. Se invece vuoi che l’altro pensi e provi sentimenti diversi, devi creare una serie differente di regole, molte delle quali impariamo solo con l’esperienza.”

riguardo il filmare il sesso

Abbiamo realizzato rapidamente che far cambiare posizioni alle coppie era molto più semplice che scomporre la videocamera per riposizionare l’obiettivo. Inoltre per rendere al meglio il filmato dovevamo spiegar loro come mettersi e dire cose come ‘Puoi fare così ma mettendo i piedi verso la finestra?’. All’inizio chiedere certe posizioni era strano, ma poi è venuto naturale capire quale fosse il momento giusto per farlo e quando invece lasciare che facessero da soli.”