Joy Division: la casa in cui si è suicidato Ian Curtis diventerà un museo



Un fan dei Joy Division ha acquistato la casa in cui il frontman del gruppo Ian Curtis si è suicidato nel 1980, annunciando che ha in programma di trasformarla in un museo.

Il compratore, Hadar Goldman, afferma di aver comprato l’edificio dopo aver scoperto che stava già per essere acquistato da un altro privato. Per aggiudicarsi l’immobile Goldman ha pagato £ 75,000 in più rispetto al prezzo originario di £115,000.

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“Ho pagato quasi il doppio della cifra richiesta, ma ne sono contento lo stesso. Mi sono sentito in dovere di intervenire, soprattutto quando ho saputo che i fans dei Joy Division non sono riusciti a raccogliere fondi a sufficienza per l’acquisto”.

Goldman afferma inoltre: “Il progetto verrà sviluppato col cuore. L’eredità dei Joy Division è qualcosa che va preservato per i fan di tutto il mondo”.



Curtis, che soffriva di epilessia e depressione, si è privato della vita in cucina, all’età di 23 anni. Mentre la maggior parte della gente supporta il progetto di Goldman, il chitarrista dei Joy Division e membro dei New Order Bernard Summer si dice “poco convinto” del progetto, in quanto potrebbe rischiare di trasformarsi in un “monumento al suicidio”.