Il suggestivo lavoro artistico di Takato Yamamoto è un misto di sesso, violenza e atmosfere dark. Il suo tratto rigoglioso definisce figure di giovani donne asiatiche in composizioni ricche di elementi contrastanti. A tratti sensuali, altre volte violenti, se ci si sofferma sui dettagli dei dipinti si comprende meglio la brutalità di questo stile chiamato “estetismo Heisei”. Scene di schiavitù e di sangue, Yamamoto non raffigura mai la violenza in atto, è sempre qualcosa di imminente o appena compiuto.
L’estetismo Heisei è una corrente artistica giapponese da cui siamo rimasti molto affascinati. Ha origine dall’epoca Heisei, che, a cavallo tra gli anni ‘80 e ‘90, significò per la letteratura giapponese una svolta consumistica e commerciale, una letteratura di massa facilmente fruibile da un pubblico legato alle mode giovanili, di cui Banana Yoshimoto è stata tra i maggiori esponenti. Nel campo dell’arte visiva, questa esplora i temi dell’oscurità, la metamorfosi, l’amore e la morte.