1930, l’inaccessibile secret bar milanese



Prima regola del 1930: non parlate mai del 1930. No, non siamo qua per raccontarvi di storia né di date, ma di un qualcosa che, se mai riusciste a farne esperienza anche solo una volta nella vostra vita, potreste aggiungere al vostro curriculum e avere la carriera assicurata in qualsiasi campo.

Ma dato che provare un’esperienza del genere è davvero raro, già aggiungere questo segreto al vostro bagaglio culturale vi fa onore. Seconda regola del 1930: non dovete parlare mai del 1930.

E se per voi sembra ancora solo un anno è perché non abitate a Milano: il misterioso 1930 cocktail bar è infatti sulla bocca di tutti ma in pochi conoscono la sua posizione e, se anche la sanno, sono impossibilitati ad entrarci.

A che scopo creare un bar segreto? 1930 vuole richiamare nel genere lo speakeasy, un locale clandestino in voga durante il proibizionismo USA. Inoltre fate bene attenzione al nome 1930 perché contiene già un indizio su come raggiungerlo.

A prima vista potrebbe sembrare un solito secret bar, ma questo lo è nel vero senso della parola: se la maggior parte di questi easter egg sparsi tra le varie città del mondo consentono la prenotazione, 1930 ha voluto prendere le cose sul serio.

Per lasciarsi trasportare nella Belle Époque infatti l’unico modo per accedervi è possedere la tessera magica, una sorta di carta Pokemon versione adulta. E no, non potete fare gli scambi: la carta è nominativa e data personalmente dal proprietario. L’unico modo per entrarvi, dunque, è o farsi amici i pochi fortunati che la possiedono (a cui è consentito invitare 2 o 3 persone) o riuscire a conquistare con la vostra simpatia i proprietari del 1930 che sono gli stessi del Mag Cafè sui Navigli.

Ma non è tutto. Se mai otteneste l’invito o la tessera magica, la prima volta che entrerete nel luogo indicato potrete avere un iniziale attimo di delusione: vedendo un locale anonimo sarete già sulla porta, ma non demordete.

Fate quel segnale che vi hanno spiegato al cameriere e questi vi porterà tramite il moderno armadio di Narnia nel vero locale: cocktail e sigari ricercatissimi, luce soffusa, piano a coda e un piccolo rifugio risalente alla prima guerra mondiale non vi faranno credere ai vostri occhi!