The Walking Dead: indovina il prossimo morto



SPOILER ALERT: se non siete in pari con la stagione in corso, è meglio se non continuate a leggere. Anche se io, al posto vostro, credo che lo farei lo stesso.

Ciò che rende The Walking Dead così figo è il fatto che ci sia sempre, anche nei momenti di stanca, la possibilità che uno dei personaggi principali muoia in modo doloroso. Viste le esplosioni e i fiumi di sangue delle prime tre puntate della quinta stagione, che tutto il cast sopravviva fino al season finale è sicuramente da escludere.

La lotteria della morte in The Walking Dead è abbastanza imprevedibile, specialmente se si cerca di confrontare la serie TV con il fumetto. Ad eccezione di Rick, Daryl e possibilmente Michonne, potrebbe toccare a tutti. E per quanto sia deprimente, è proprio questo a rendere le cose intriganti. Ecco cinque personaggi che probabilmente non ce la faranno. Inizierò con il più ovvio.

Tara

tara
Unico personaggio dichiaratamente gay della serie, nella scorsa stagione Tara faceva parte della nuova crew del Governatore. Dopo un inizio tanto promettente, una volta entrata a far parte dei buoni, è diventata la nuova T­Dog: si vede e si sente raramente, non ha un gran carisma. E sappiamo tutti com’era andata con il precedente T­Dog. La prima posizione poteva toccare a Rosita, se non fosse per il ruolo che lei e la sua relazione con Abraham giocano nel fumetto. Invece il personaggio di Tara è solo televisivo, quindi è difficile valutare quanto sia importante per il nuovo showrunner Scott Gimple. Forse Tara potrebbe avere qualche momento di gloria nelle prossime settimane, ma credo che abbiamo già visto il meglio della sua storia. Sono abbastanza sicura che presto si innamorerà di un’altra ragazza e che diventerà cibo per zombie proprio sotto ai suoi occhi.

Eugene

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La sua apparizione nella quarta stagione è stata sospetta come quella di un deus ex machina. Poi Eugene ha finalmente spiegato in che modo le sorti dell’umanità dipenderebbero da lui: è uno scienziato del Governo, sa che cosa ha causato l’epidemia di zombie e fa parte di un progetto con sede a Washington per debellare il virus. Mi sono sempre chiesta se questo imbranatissimo nerd con il mullet potesse davvero salvare il mondo, e queste spiegazioni mi hanno lasciata perplessa e un po’ delusa. Forse per questo ho pensato che se il prode scienziato morisse ci sarebbe un bel twist nella narrazione. Chi ha letto il fumetto conosce già lo sporco segreto di Eugene: basterà aspettare che la sua persona non sia più così fondamentale. Dopo di che, gli sceneggiatori faranno di lui quello che hanno già fatto con tutte le altre cose non più così fondamentali.

Glenn

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Come per tutti gli altri personaggi di The Walking Dead, la vita di Glenn fa schifo. Anche se è uno dei pochi a tenere duro dalla prima stagione e lui e Maggie sono carini e innamorati, il ragazzo sembra sempre sul punto di essere spacciato. Solo ultimamente gli hanno quasi sfondato il cranio con una mazza da baseball, quindi non passerà molto tempo prima che venga di nuovo picchiato e rischi di morire in qualche altro modo sanguinolento e fantasioso. Nel fumetto la storia di Glenn non va a finire bene e, se anche nella serie TV dovesse andare diversamente, ci sono i presupposti per aspettarsi un’imminente dipartita. Per esempio, mentre gli episodi di questa stagione erano in produzione, giravano voci che Steven Yeun avesse girato una scena di morte. Anche se piace molto al pubblico (me compresa), Glenn potrebbe essere il prossimo dei sopravvissuti originali a finire ammazzato, traumatizzandoci tutti come aveva fatto suo suocero.

Beth

beth
Beth è molto cresciuta da quella volta che ha tentato di tagliarsi le vene, nella seconda stagione. Dopo la morte di tutti i suoi boyfriend, la prima sbronza a base di orrendo liquore artigianale e le lezioni di balestra con Daryl Dixon, è diventata una dura. Nelle ultime puntate della scorsa stagione, mentre erano separati dal resto del gruppo, Beth è riuscita addirittura a farsi dire dall’arciere chi era nella sua vita precedente. A un certo punto la tensione sessuale si poteva tagliare con il coltello, anche se credevo che Daryl preferisse una Carol più hardcore. Poi Beth è stata rapita, e Daryl ha riavuto Carol. Questo fa pensare che la tensione sessuale di cui sopra non porterà mai a niente di concreto. Nell’ultima puntata abbiamo scoperto che Beth è stata presa da alcuni poliziotti e portata in un ospedale ­ lager di Atlanta. Lì, dopo il primo tentativo quasi riuscito di fuga, mentre si preparava a farsi largo a colpi di bisturi, Beth ha riconosciuto Carol priva di sensi su una barella e ha deciso di rimandare l’evasione. Siccome continua a scappare, a insultare i suoi carcerieri, a farsi menare e quasi stuprare, la speranza di vita della piccola Beth continua ad abbassarsi e ci sono buone probabilità che muoia per mano umana, piuttosto sotto i denti degli zombie. Non credo che cantare questa volta possa essere la soluzione.

Carol

carol
Prima dell’apocalisse zombie, Carol Peletier era sicuramente il tipo di donna che non si trucca ma ha il catalogo Avon nascosto nel cassetto del comodino. Ma la Carol depressa dalle botte del marito e da Sophia zombie che esce dal granaio di Hershel (era ovvio che dovesse andare così, ma è stato lo stesso un trauma) non c’è più. Adesso c’è Carol Culo di Pietra, quella che debella la tosse con la benzina, che chiama Daryl Dixon Poochie, e che da sola ha fatto saltare in aria il Terminal. Eppure, l’ultima volta che l’abbiamo vista, Carol non aveva una bella cera ed era circondata da poliziotti pazzi. La Carol del fumetto è morta da tempo, e l’attrice Melissa McBride ha rivelato che il produttore Glen Mazzara avrebbe voluto eliminare la Carol televisiva nella terza stagione, fu lei a convincerlo a ripensarci perché a suo parere il personaggio aveva ancora molte potenzialità. Ma dopo quello che è riuscita a fare nella season premiere, cosa può fare ancora di più? Io sono convinta che, se qualcuno può uscire vivo da quell’ospedale di matti, sia proprio Carol Culo di Pietra, quindi spero proprio di sbagliarmi.

Credo che scopriremo presto se ho ragione almeno un po’. Magari già nella prossima puntata.

Silvia Cannas Simontacchi