Temptation Island #vistodatwitter



L’estate è la mia stagione preferita. Con questo pensiero e un fresco bicchiere di acqua e Polase Sport riesco ad affrontare stoicamente cose che la maggior parte della gente non tollera, come le ottocento punture di zanzara che ho sulle gambe, i backout e i trentasei gradi (percepiti trentaseimila) degli ultimi giorni.

Una cosa che sopporto più a fatica, invece, è l’assenza di programmi spazzatura nel palinsesto TV (i servizi di Studio Aperto in cui consigliano di bere tanta acqua e non uscire nelle ore più calde non contano). Credo che in gran parte sia nostalgia del Festivalbar e di quell’epoca felice in cui non vedevamo l’ora di veder cantare persone palesemente non in grado di farlo e che probabilmente sarebbero state più appropriate come sciampiste. Per fortuna, c’è Temptation Island.

Per i più radical chic, Temptation Island è una crezione di Maria De Filippi. In pratica, la redazione sceglie sei coppie e le chiude in un villaggio turistico per tre settimane (personalmente, credo che potrei togliermi la vita), durante le quali fidanzati e fidanzate dovranno rimanere separati e avere intorno dodici single la cui missione è… indovinate un po’?

Ieri sera avevo proprio voglia di vedere gente che non sa coniugare i verbi, e quindi me lo sono guardato. Ovviamente, con Twitter aperto, dove l’hype era palpabile.

Subito ci si butta su profonde riflessioni sui valori della vita che meriterebbero una laurea ad honorem

Le corna ormai più che palesi di Aurora a Giammarco, che da oggi potremmo anche chiamare Alce Nero

La giustificazione del passato difficile di Aurora

Il confronto e la rottura (del cuore di Giammarco)