Chi l’ha detto che il risvoltino fa hipster? Intervista ai Relative



Nel 2011 il Sunday Times l’ha definita “the best place in Italy for hipsters and hedonists”: sono passati 4 anni e da allora pare che molti bolognesi abbiano preso fin troppo sul serio questa dichiarazione, sicuramente aizzati dai diktat di quell’anti-moda, che è divenuta suo malgrado una moda stessa.

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Inutile aggiungere che anche a Milano i giornalisti britannici avrebbero trovato pane per i loro denti, soprattutto durante la settimana dedicata alla moda maschile che sta per concludersi: la barba è ormai divenuta un must-have, gli occhiali con la montatura spessa da nerd non si tolgono manco quando si va a dormire, le bretelle sorreggono qualsiasi indumento e il risvoltino ai pantaloni è l’immancabile segno di appartenenza alla sotto-cultura massificata da cui (quasi) tutti attingiamo.

Ma i prankers bolognesi Nelson Venceslai, Matteo Ticca e Francesco Toneatti, classe 1994 e fondatori di Relative, non sembrano voler accettare passivamente le tendenze imposte dal mondo fashion, e per dimostrarlo hanno realizzato un divertente video in cui – mentre sono in giro per Bologna – “srotolano” nel vero senso della parola i pantaloni delle persone che incontrano. La clip, caricata sul relativo canale di YouTube, ha quasi 200.000 visualizzazioni e sta facendo il giro del web, quindi ne abbiamo approfittato per scambiare due chiacchiere con Nelson e farci raccontare meglio da dove nasce l’idea.

Darlin: “Come nasce il progetto Relative?”

Nelson: “Siamo tre amici, eravamo al liceo insieme; alla fine della quinta – nelle pause prima dell’inizio dell’università – passavamo molto tempo su YouTube e abbiamo visto che negli USA funzionava molto questo format che qui in Italia non era quasi presente, per lo meno non in canali dedicati. Abbiamo cominciato a fare video e a caricarli su YouTube da circa un anno, sempre in stile candid camera come quello che avete visto, e in tutto abbiamo realizzato circa un centinaio di clip. Spaziamo dalle candid camera più stupide – come può essere quella dei risvoltini – a cose un po’ più serie, basate su tematiche più impegnate, come il razzismo ad esempio, ma per tutte il minimo comun denominatore rimane l’ironia, l’intenzione di far sorridere sia chi ci guarda che le nostre vittime.”

Darlin: “Raccontaci qualcosa in più sul video dei risvoltini…”

Nelson: “Questo video in particolare l’abbiamo pensato perché ci fanno schifo realmente i risvoltini: il nostro cameraman ha avuto l’idea di realizzare la clip, che all’inizio prevedeva anche l’uso di un casco da football americano per protezione, ma poi non siamo riusciti a recuperarlo e abbiamo dovuto rinunciarci.”

Darlin: “Quali erano le reazioni che vi aspettavate dalla gente?”

Nelson: “Ci aspettavamo molto di peggio, magari di prendere pure qualche calcio mentre ci chinavamo… un po’ di tempo fa avevamo fatto un video in cui slacciavamo le scarpe alla gente, e non ti nego che qualche spinta ce la siamo beccata! In questo caso invece tutti hanno reagito più o meno bene, forse è perché sono abituati a essere criticati.”

Darlin: “Eravate al corrente che il Sunday Times ha dichiarato Bologna capitale degli hipsters?”

Nelson: “No, non ne eravamo assolutamente al corrente. L’abbiamo imparato quando il nostro video è stato caricato sul sito D Repubblica e nella descrizione veniva menzionata questa cosa.”

Darlin: “Ma voi, in fondo, vi considerate degli hipsters?”

Nelson: “Oddio, un pochino sì magari… però il punto è che hipster non è uguale a risvoltino, si può benissimo essere hipster senza essere “risvoltinati”. Io il risvoltino proprio non lo capisco: quando mi vesto, dietro ogni mia decisione c’è un motivo, uno scopo, oppure si tratta semplicemente di una scelta di gusto, che però non è mai antiestetica come può essere appunto il risvoltino ai pantaloni. Far vedere il calzino è stupido, oltre che brutto da vedere!”

Darlin: “Poi ormai è diventata una vera e propria moda, ce l’hanno tutti, hipster o non hipster…”

Nelson: “E’ un po’ come quando ci si abbassava i pantaloni, è diventato l’esatto equivalente. Il genere di persona è diverso, ma il concetto se ci pensi rimane uguale.”

Darlin: “Quali sono i canali su YouTube che seguite più assiduamente?”

Nelson: “Beh, di sicuro Vitalyzdtv, Roman Atwood e Whatever, ma quello a cui ci siamo più ispirati inizialmente è LAHWF, il canale di Andrew Hales. Lui realizza candid molto tranquille come le nostre, mentre gli altri a volte si lanciano in cose più esagerate, divertenti da guardare, che però non faremmo.”

Darlin: “Avete altre idee in mente oltre a Relative?”

Nelson: “Continueremo a realizzare video – sempre per il canale Relative – mantenendo comunque lo stile e il genere di quelli precedenti… e poi apriremo un nuovo canale, si tratterà di un progetto abbastanza grande, che coinvolgerà altre persone, ma di cui ancora non posso rivelare nulla. Spero ne sentirete parlare!”

Per chi fosse a Bologna domenica prossima 25 gennaio, segnaliamo che ai Giardini Margherita, all’incrocio tra Viale Dante Drusiani e Viale Rino Cristiani, dalle 14:30 in poi si terrà il raduno Relative, dove sarà possibile incontrare Nelson, Matteo e Francesco.

Marianna Tognini