La Notte degli Oscar per negati



Premetto che non voglio fare l’hipster che guardava la Notte degli Oscar before it was cool e si riferisce all’evento nella vita di tutti i giorni chiamandolo Academy Awards, aprendo eccessivamente le seconde a e seminando lo sconcerto in chiunque mi ascolti. Comunque, di solito la cerimonia è a fine febbraio e io già dopo le vacanze di Natale sono in fibrillazione. Un mese prima si può già parlare di hype. Figuriamoci quest’anno, che Sky (bontà sua!) ha deciso di trasmetterla in chiaro anche per noi poveri, in modo che potessimo twittare con il loro hashtag senza smanettare con link di dubbia provenienza per lo streaming abusivo e sclerare per il buffering.

keaton

Michael Keaton, sicuro di vincere

Ecco cos’è successo durante l’interminabile diretta della notte scorsa.

  1. Birdman ha vinto l’Oscar per il miglior film (e miglior regista, miglior sceneggiatura originale e miglior fotografia) ed ero così felice che mi sembrava di aver vinto io. Non solo per il mio universalmente riconosciuto feticismo di Edward Norton, né perché Emma Stone era così adorabile che me la sarei mangiata, nemmeno per l’imbarazzo di Alejandro González Iñárritu che non si ricordava più tanto bene come si parla in inglese o per la faccia da schiaffi di Michael Keaton, il perfetto bullo del Dolby Theatre. Solo perché era il film più audace e pazzesco in gara.
  2. Quest’anno non c’era Paolo Sorrentino tra i candidati, quindi nessuno ha visto i film stranieri nominati. Io avevo fatto dei pronostici totalmente a caso e non sono stata l’unica. Il mood generale era tipo: «Però dai, c’è Milena Canonero».
  3. Le statuette al miglior attore e alla miglior attrice protagonista sono andate rispettivamente a Eddie Redmayne radioso come un cresimando siciliano e alla super milf Julianne Moore. Alla notizia, nessuno ha fatto una piega perché lo sapevamo già tutti dall’anno scorso.
  4. Neil Patrick Harris è stato spigliatissimo ed elegantissimo, quasi anche troppo e a tratti creepy come il suo personaggio nell’ultima stagione di American Horror Story. Specialmente quando si è messo a cantare.
  5. Hanno cantato tutti un po’ troppo, e alle quattro del mattino la cosa può non essere così piacevole. Però Lady Gaga ha letteralmente asfaltato le esibizioni di Katy Perry e Miley Cyrus negli ultimi due Superbowl. E sì, Lady Gaga sa davvero cantare. Così bene che non riesco a spiegarmi perché creda di doversi vestire di bistecche crude per attirare l’attenzione.
  6. Hanno bevuto tutti un po’ troppo, soprattutto Benedict Cumberbatch, che sembrava una specie di pantegana sbronza con lo smoking e la fiaschetta, ma che per la prima volta mi è stato davvero simpatico.
  7. In alcuni momenti, rimanere svegli è stato quasi impossibile, e Twitter pullulava di perle di saggezza anti-sonno e appelli a restare tutti uniti e non abbandonarci tra di noi. A un certo punto, qualcuno ha cominciato a twittare foto di foodporn e la glicemia mi è salita alle stelle.

Ho toccato il letto che erano quasi le sette e mi sono svegliata verso mezzogiorno in evidente stato confusionale. Sanremo è finito, la Notte degli Oscar pure. La cerimonia di assegnazione dei premi Nobel la trasmettono in chiaro, che voi sappiate?

Silvia Cannas Simontacchi