Video: il monologo sui migranti di Favino emoziona il pubblico



Piefrancesco Favino sa fare anche “l’uomo della parola”, così come il direttore artistico Claudio Baglioni gli chiedeva fin dalla prima puntata. Per la serata finale del Festival di Sanremo, Favino ha portato sul palco dell’Ariston un brano tratto da “La notte poco prima della foresta” di Bernard-Marie Koltès, storia toccante di estraneità e di esclusione, appena andata in scena all’Ambra Jovinelli di Roma.

Il monologo di Favino, che parla delle difficoltà di adattamento di uno straniero, è stato uno dei momenti più apprezzati di tutta la serata finale.

Nel monologo a parlare è un uomo straniero, interpretato da Favino con un accento che ricorda quello africano, che parla della sua ricerca di un posto in cui sentirsi finalmente a casa, e dell’impossibilità di raggiungerlo. L’uomo racconta di essere stato allontanato in tutti i posti in cui avesse deciso di fermarsi: ogni volta gli è stato detto che non poteva stare lì, e che per lavorare sarebbe dovuto andare da qualche altra parte.