L’organizzatore del Fyre Festival deve pagare 5 milioni di dollari in danni



Vi ricordate la storia assurda del Fyre Festival, quell’evento che prometteva un’esperienza di lusso su un’isola e si è poi rivelato un fallimento di proporzioni ridicole?

La vicenda era popolarissima su Twitter

Un giudice del North Carolina ha accettato la richiesta di danni di due querelanti per 5 milioni di dollari. Seth Crossno e Mark Thompson avevano pagato un biglietto di 13,000 dollari per un pacchetto VIP, che avrebbe incluso incontri esclusivi con gli artisti e una sistemazione di lusso in un’isola privata.

Nelle tende, una misera brandina

Invece, al loro arrivo sull’isola, avevano scoperto che la maggior parte degli artisti non si sarebbe presentata. Era una situazione un po’ alla “Signore delle Mosche”: tende di plastica, palchi ancora da costruire, pasti a base di pane e formaggio. I presenti avevano immediatamente riportato tutto su Twitter e si era presto diffuso l’hashtag #fyrefraud.

Forse non così gourmet come i partecipanti si erano immaginati

L’organizzatore Billy McFarland si ritrova ora con quest’enorme cifra da pagare, anche se al momento è in prigione per frode. E non solo: ci sono altre recenti accuse su di lui, dato che dopo essere stato rilasciato su cauzione avrebbe continuato a truffare tramite un’agenzia chiamata “NYC VIP Access”.

L’avvocato dei due, Stacy Miller, ha dichiarato a Vice News di essere molto soddisfatta: “Abbiamo chiesto alla corte di mandare un messaggio a coloro che truffano i consumatori del North Carolina, e pensiamo che ci sia riuscito.”

La ricompensa è stata determinata durante il processo, e include sia danni economici per le spese di voli e hotel, sia morali per l’angoscia e le difficoltà causate.