All’isola di San Servolo a Venezia una nuova area design



L’isola di San Servolo a Venezia ha annunciato un polo espositivo permanente di design, in concomitanza con la Biennale di Architettura.

L’ex monastero benedettino era stato il manicomio maschile cittadino fino al 1978, anno della legge Basaglia. La Provincia l’aveva poi riqualificato negli anni ’90, facendola diventare un complesso universitario, sede della Venice International University, dell’Accademia di Belle Arti, del collegio di merito riservato ai migliori studenti dell’Università Ca’ Foscari e di una scuola di specializzazione in neuroscienze. In questa sua nuova veste, l’isola ospitava fino a 15mila visitatori l’anno grazie a festival e rassegne.

San Servolo ha ora annunciato la sua trasformazione in un laboratorio permanente dedicato alle aziende italiane di design. L’architetto veneziano Diego Giallombardo è stato incaricato per riqualificare cinque ettari dell’isola, ora dedicati allo studio di soluzioni architettoniche e tecnologiche e per l’esposizione permanente di prodotti di design innovativi.

san servolo

L’open day

Il progetto si chiama Venice Innovation Design e si ispira alla natura marinara della città, con palette di colori simili alla laguna e forme che riprendono le curve delle navi. Le aziende partner hanno la libertà di scegliere l’ambito in cui intervenire, tra cui arredamento, illuminazione e oggettistica, lasciando la propria impronta permanente sull’isola di San Servolo. Tra i primi nomi figurano Aresline, Attico Interni, Cosentino, Fimes, Lago, LCF, Oikos, Tosetto e Vistosi. Il tutto all’insegna del made in Italy. Una grande opportunità per tali aziende di mettersi in mostra in una vetrina d’eccezione. L’isola mira anche ad aprirsi al turismo, fatto reso evidente dalla ristrutturazione di sei camere in chiave contemporanea, un progetto pilota che si svilupperà negli anni.

Ma San Servolo non dimentica l’arte: è infatti stata appena inaugurata “Il disco in forma di Rosa del deserto”, una scultura di Arnaldo Pomodoro del 1993. Una concessione dello stesso artista per accogliere i visitatori appena scendono sul molo.

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