I 7 cibi italiani stuprati all’estero



Ah l’Italia, quella patria tra Europa ed Africa che tutto il mondo invidia. Piena di arte e cultura, abbiamo le montagne per sciare e il mare per rimorchiare, ma la cosa più amata e che più ci rende onore è la buonissima cucina nostrana.
Dalla Valle D’Aosta alla Sicilia, prima di Garibaldi e di Dante, è proprio questo uno dei collanti più forti della nostra penisola.
Cibi che tutto il mondo ammira e che ovviamente cerca di imitare, con risultati che certe volte fanno venire i brividi anche al più forte di stomaco.
Abbiamo già parlato qui della “succulenta” carbonara Made in France (maledetti galletti, non vi bastava la Gioconda eh?) e qui della “eccelsa” pizza con spaghetti e polpette only USA, e presi da pochissimo amor proprio abbiamo deciso di fare una ricerca sui 7 peggiori cibi italiani esportati all’estero e rivisitati in chiave “merde”, giusto per rimanere in tema Francia.

Attenzione: non adatto ai deboli di cuore.

Orrore n.1: La pasta al ketchup

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Pasta pomodoro e basilico, il vero simbolo italiano, i colori della nostra bandiera, il profumo della nostra tradizione. Allora perché non servire un piatto di pasta con sopra una spruzzata di Ketchup? Decisamente più veloce e saporito del nostro piatto tipico.

Orrore n.2: Pizza pasta

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Doppia razione di carboidrati? “Why not?” direbbero i belgi che l’hanno inventata.

Ma noi non ci stiamo proprio!! Come si fanno a mashare così due piatti tipici di una tradizione? Peggio di MTV che mixa i Pink Floyd con Justin Bieber.

Orrore n.3: Il cappuccino dopo pranzo o cena

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Ebbene si, avete letto bene. C’è questo uso di bersi un bel cappuccino caldo dopo un buon pasto per gli extra-italici. Ed in alcuni casi agghiaccianti anche durante.

Orrore n.4: Le fettuccine di Alfredo

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Saranno sconosciute a tutte noi ma all’estero sono sinonimo di cibo italiano.
Alfredo Di Lelio nel 1914 vendeva ai turisti americani la pasta al burro come un grande piatto nazionale. Come non possiamo farne un eroe della Patria?
Se vi capita di passare al reparto offerte di un supermarket americano so che non mancherete di fare la scorta di Alfredo Sauce in simpatici barattoli di vetro troverete burro e formaggio addensati con un bel cucchiaione di amido.

Orrore n.5: Pasta col pollo

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Suprema sintesi del concetto per cui la pasta all’estero non è un primo piatto, ma un contorno. E in omaggio a questa coerenza ci inchiniamo dicendo che magari se il pollo invece di tagliarlo a tocchi da 10 cm l’uno ci fai un ragù bianco.
La cosa può anche avere un suo senso.

Orrore n.6: La pizza ananas e prosciutto

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In America chiamata Pizza Hawaii, arrivata fin da noi e reperibile anche in ristoranti che affermano di servire “100% cibo italiano”. Bah io ho i miei dubbi. Gira voce che alcuni kebabbari di Milano, zona Corso Lodi, l’abbiano nel menù di Just Eat. Ai postumi l’amaro boccone.

Orrore n.7: Il pizza burger

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E qua bisogna precisare che è tutto frutto del nostro belpaese. Questo prodotto Cameo lo potete trovare in qualsiasi Esselunga, anche in quella sotto casa vostra. Ma dubito l’inventore sia italiano. O se lo è sarà certamente un folle.