Charlie Hebdo: in uscita la nuova copertina, ed è subito polemica



In memoria della famosa strage, il 3 Gennaio 2016 è uscito in tutte le edicole il numero speciale del giornale satirico Charlie Hebdo dedicato agli attacchi terroristici dello scorso anno. Come d’abitudine le polemiche non si sono fatte attendere, e molti, dimenticatisi probabilmente del fatto che “essere Charlie” significa libertà di espressione, hanno criticato l’illustrazione dissacrante e ironica presentata in prima pagina.

Disegnata da Riss Laurent Sourisseau, presente durante l’attacco da cui ne è uscito ferito, la copertina tocca tutte le religioni, illustrando una caricatura di Dio con tanto di mitraglia sulle spalle e i vestiti sporchi di sangue, accompagnato dal messaggio: “Un anno dopo, l’assassino è ancora a piede libero”. Ribadisce la difesa della laicità, con un ulteriore attacco ai fanatici religiosi e bigotti. Un’illustrazione fedele allo stile del giornale, che non si trattiene dal chiamare gli estremisti “scemi”, “idioti” e “agenti di propaganda per l’odio”.
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«Non saranno due stronzetti incappucciati a mandare a monte il lavoro di tutta la nostra vita. Non saranno loro a far crepare Charlie. È Charlie che li vedrà crepare»

Prima dello scorso Gennaio venivano vendute poco più di 30.000 copie a quei soli lettori che capivano e apprezzavano lo stile irriverente e provocatorio di Charlie Hebdo, oggi invece la domanda è molto più alta, e le vendite si sono estese anche all’estero, specialmente in Germania. Ovunque è diventato simbolo della libertà d’espressione, anche se molti dei suoi nuovi lettori rimproverano ai giornalisti di provocare gratuitamente. Che si sia d’accordo o no con Hebdo, una cosa in particolare gli va riconosciuta: la coerenza dei suoi valori.