Forse ricordere l’artista Biancoshock, che ha creato una serie di mini stanze nei tombini di Milano per criticare i prezzi assurdamente alti degli affitti di città. Ecco che torna oggi con un nuovo progetto, Civitacampomarano, realizzato proprio sull’omonimo paese vicino a Campobasso per il CVTà Street Fest. Questo paesino conta solo 400 abitanti ed è un po’ fermo nel passato, ricco di tradizione e cultura e lontano dal mondo globalizzato e schiavo di internet in cui viviamo tutti noi. I telefoni cellulari a mala pena prendono.
L’idea dietro al progetto è quella di mostrare come anche in un luogo così piccolo la tecnologia e i mezzi di comunicazione siano molti importanti, seppur diversi e utilizzati in modo diverso da come facciamo noi. La tecnologia non ha distrutto un modo di vivere, semplicemente vi si è inserita nella cultura popolare, cambiandola e facilitando le interazioni.