Tatuaggi di ex detenuti conservati sulla loro pelle



Alla fine del 19esimo secolo, in Polonia, i tatuaggi dei detenuti venivano tagliati dai loro corpi dopo il decesso e conservati in un archivio al fine di identificare le connessioni tra prigionieri in carcere.

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Oggi questi campioni sono diventati opere d’arte e 60 di loro sono stati fotografati da Katarzyna Mirczak a Cracovia. La mostra ha messo in luce come i prigionieri avrebbero utilizzato una varietà di materiali (spesso nocivi) per tatuarsi disegni complicati sulla pelle.

Ai prigionieri polacchi era proibito tatuarsi, eppure utilizzavano spille, fili, lamette da barba e pezzi di vetro per incidere la pelle e applicare sotto di essa qualsiasi sostanza per rendere i disegni permanenti. I colori sono stati formati utilizzando polvere di carbone, gomma bruciata, sughero, matite, inchiostro, acquerello e pastelli. Tali pigmenti sarebbero poi stati mescolati con acqua, urina, sapone, crema o grasso.

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Ecco alcuni significati dei simboli tatuati:

Testa del diavolo – simbolo di crudeltà e di un prigioniero che agisce a dispetto degli altri.

Aquila che vola – emblema di una prigione a Wroclaw, in Polonia.

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Un pugnale con un serpente intorno – il giuramento di vendetta – è il segno di un assassinio pianificato.

Un serpente intorno ad una donna – un segno di vendetta contro una donna infedele, si tratta di un simbolo di vendetta pianificata, non ancora compiuta.

Un marinaio – simbolo di una persona che ha lavorato nel commercio di beni e valute estere.

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Donna seduta su una mezza luna – simbolo di una persona che è interessata al cunnilingus.

Bocca rossa e aperta – identifica un omosessuale.

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