Gilberto Barilla: “se gli africani non sono d’accordo, possono mangiare banane”



A seguito delle dichiarazioni scandalose fatte da Guido Barilla, Darlin’ ha intervistato il gemello malefico dell’Amministratore Delegato della Barilla, Gilberto Barella, che ci precisa qual è la linea che il gruppo vuole seguire per la sua comunicazione.

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La “storia d’amore all’italiana” idolatrata dalla celebre marca di pasta Barilla ha perso un pò di smalto ieri quando il presidente del gruppo ha detto che “non farà pubblicità con omosessuali”. “Abbiamo un concetto diverso di famiglia gay. Per noi, la famiglia è sacra e resta un valore fondamentale della società.

Abbiamo contattato Gilberto, il gemello malefico di Guido, che ha accettato di rispondere alle nostre domande..

Darlin: Buongiorno Gilberto, come sta?
G.Barella: Molto bene grazie, anche se il vento mediatico è andato pesante sulla mia acconciatura, sono dovuto andare dal parucchiere, ironia della sorte era gay (come tutti i greci e i parucchieri) e mi ha rasato.

Darlin: Che peccato. Ieri il vostro gemello ha detto “Mai uno spot con famiglie gay, se a qualcuno non va, mangi un’altra pasta”. Qual è la vostra posizione a riguardo?

G.B. Penso che era sincero ma ha dovuto scusarsi pubblicamente per mantenere un’immagine corretta. I froci mi disgustano, ma che ci devo fare? E poi sono anche numerosi. Quindi si è scusato così continueranno a comprare la Barilla. Dopo aver parlato in pubblico mi ha confessato che mandare quel tweet era come sentire un coltello di 18cm entrargli nello stomaco.

Darlin: Secondo lei, il marketing deve categorizzare in base all’orientamento sessuale, al genere, alla classe sociale?

G.B: Ovviamente si. Siamo molto amici con Mike Jeffries, il CEO di Abercrombie & Fitch. A lui non piacciono i grassi e i brutti. Noi non amiamo i gay e gli africani.

Darlin: Gli africani quindi  non possono mangiare la vostra pasta?

G.B. Fanno quello che vogliono, come tutti. Ma se gli africani non sono d’accordo con la nostra politica, possono anche tornare nel loro paese a mangiare banane. Non inizieremo a fare pasta di colore soltanto per fare un piacere a questa gente. Altrimenti dovremmo soddisfare anche tutte le fantasie. Pasta rossa per l’America del sud, verde per i musulmani, gialla per gli asiatici…

Darlin: Molto bene, grazie per queste precisazioni Gilberto. @ presto!

G.B – Grazie Fausto!

Da Milano, Fausto Ballestra.