Robin Thicke ammette essere un imbroglione, alcolizzato e geloso



In pieno processo “Blurred Lines” per capire se abbia plagiato o meno il titolo di Marvin Gaye, “Got To Give It Up” (1977), Robin Thicke ha rilasciato dichiarazioni esplosive. Pubblicate dalla rivista The Hollywood Reporter, veniamo a sapere che il cantante dalla rara eleganza non aveva idee molto chiare durante le registrazioni della hit dell’estate 2013, spesso catalogata come misogina. Robin Thicke ammette di avere problemi di dipendenza e afferma che durante le registrazioni era fatto di alcol e Vicodin, antidolorifico oppiaceo utilizzato per il trattamento del dolore moderato i cui effetti collaterali, tra cui una generale euforia, sono utilizzati secondariamente da alcuni (e Robin non aveva ossa rotte).

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“In quel periodo della mia vita ero costantemente sotto l’effetto del Vicodin e dell’alcol, anche quando andavo in studio di registrazione. Avrei voluto essere coinvolto maggiormente nella realizzazione del brano, sapevo che sarebbe stato un successo e volevo prendermi una fetta del merito. Ma a dire il vero è stato Pharrell a proporre il beat e a scrivere la maggior parte del testo. Ho rilasciato quasi tutte le interviste senza essere mai sobrio ed ho cercato di accaparrarmi i meriti che non mi spettavano”.

Ammette inoltre di aver voluto prendere tutte le lodi per la scrittura di “Blurred Lines”. Un comportamento dovuto alla sua gelosia nei confronti di Pharrell che aveva interamente scritto il pezzo. Secondo Pharrell, queste sarebbero le ennesime dichiarazioni fatte sotto effetto dell’alcol e sono una strategia marketing per vendere più dischi.