!SCIENCE ALERT! Più siete sboccati più siete intelligenti!



La scienza ha parlato: l’utilizzo fluente di vocaboli “profani” può essere il segno di un’indole articolata e di una profonda intelligenza. La prossima volta che tirate giù una sequenza liturgica dunque, seguita da espressioni attonite, come se aveste creato un’armata di John Travolta confusi, state tranquilli che mamma non ha creato un mostro.

PREMESSA: che il Mensa legga quest’articolo perché ci sono tante menti a piede libero qui e non possiamo più chiudere un occhio!

La missione è stata lanciata dal Language Science Journal che ha voluto testare una teoria chiamata “povertà del vocabolario” secondo cui chi si diletta nello sport -parolacce libere-, e non solo, ha una sorta di deficit nell’utilizzo di vocaboli sofisticati. I risultati ottenuti sono una rivincita per tutti noi sommozzatori turchi perché a quanto pare chi ha una grande fantasia nello sfanculizzare qualsiasi cosa, ah no scusate nel turpiloquio, ha un vocabolario più vasto di chi invece tende a “tenere tutto pulito”.

Vittorio-Sgarbi

Lo studio ha coinvolto soggetti di ogni tipo a cui è stato chiesto di sparare vaccate a pioggia in un minuto, stile discobolo linguista. Chi ha eccelso in materia riusciva a farlo con qualsiasi argomento, dalle piante agli animali, con una fantasia degna di Kandinsky, ma soprattutto erano quelli che si esprimevano meglio in ogni campo.

Sfortunatamente quando si parla del linguaggio taboo è una supposizione comune pensare che chi usa la parolaccia in ogni sua forma sia pigro, manchi di un’adeguata educazione e controllo” a detta di Kristin e Timothy Jay che hanno condotto lo studio: “I risultati complessivi, che indicano che la fluidità taboo è positivamente correlata ad altre misure di fluidità verbale, indeboliscono il pensiero comune riguardo il turpiloquio”.

I dati raggiunti sono stati in seguito supportati da un ulteriore studio portato avanti da Jeff Wilser e il Dr. Richard Stephens, che ha fatto sì che si arrivasse alla conclusione che il linguaggio scurrile non è associato alla corteccia cerebrale – l’area dell’espressione linguistica – bensì a parti più profonde della struttura del nostro cervello.

Insomma, Sgarbi non poteva essere un deficiente, e la Sindrome di Cazzo! Cazzo! Merda! Tourette sembra acquistare ora un’accezione più interessante. No aspetta, cosa?