Perché i bambini tirano fuori la lingua quando si concentrano



Avete presente quelle smorfie del viso che facciamo quando siamo impegnati nel compiere un’azione che ci riesce particolarmente difficile? Tipo tirare fuori la lingua o morderci le labbra. Per capire i motivi di quest’abitudine tipica dei bambini (ma non solo), delle ricercatrici in psicologia hanno analizzato i video di quattordici piccoli svedesi di 4 anni mentre si concentrano su diversi esercizi. Dopo una prima osservazione, tutti i bambini hanno tirato fuori la lingua svolgendo gli esercizi, confermando così l’esito di studi svolti in precedenza in cui veniva dimostrato che questo fenomeno è presente fino almeno fino all’età di 6 anni.

perche-i-bambini-tirano-fuori-la-lingua-quando-si-concentrano-fb

Per scoprire che genere di azione porta i bambini a compiere quelle smorfie, sono state programmate altre tre attività, ognuna delle quali richiedeva l’impiego di una particolare capacità: una per l’agilità e la precisione, un’altra per la comunicazione e l’imitazione e un’ultima per la memoria senza l’uso delle mani.

L’esercizio che ha fatto fuoriuscire più lingue è stato quello del “knock and tap”: il ricercatore bussa con le nocche sul tavolo e il bambino deve rispondere bussando con il palmo, o al contrario, il ricercatore bussa con il palmo ed il bambino con le nocche. Secondo Gillian Forrester e Alina Rodriguez, autori dell’articolo che verrà pubblicato ad agosto, l’attesa prima di interagire è riflesso di un sistema di comunicazione, ciò confermerebbe la teoria secondo cui il linguaggio non è altro che un’evoluzione dei gesti.

Altro dato interessante è che i bambini tendono a spostare la lingua più verso destra, suggerendo un’azione controllata dall’emisfero sinistro del cervello. Ci state seguendo? Arriviamo al punto: i gesti sono accompagnati da movimenti della lingua perché sia la lingua che le mani sono strettamente collegate al linguaggio e alla comunicazione. Se gli adulti non tirano più fuori la lingua è perché il gesto viene mal interpretato socialmente, ma se vi trovate a casa da soli davanti al computer, siamo sicuri che per seguirci un po’ l’avrete tirata fuori anche voi.