Intervista all’autore del progetto “Porno per Bambini”



Fantasmi col durello, richiami ad opere contemporanee ed una buona dose di irriverenza. A grandi linee è così che potremmo riassumere Porno per Bambini, il progetto dell’artista che preferisce rimanere nell’anonimato, secondo noi perchè è un terrorista di portata mondiale, ma più probabilmente solo perchè è timido.

Porno per Bambini è un dialogo dell’artista con sé stesso, un modo diverso di percepire il mondo, tra la leggerezza e l’umorismo di Woody Allen ed il tratto leggero che ricorda l’illustratore francese Sempé.

Lo abbiamo incontrato a Milano.

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Siamo rimasti colpiti dai suoi disegni ed abbiamo deciso di fargli qualche domanda.

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Come e quando è nato il progetto? perchè gli hai dato questo nome?

Avevo 10 anni quando ho iniziato a fare dei disegni un po’ porno e un po’ ironici. I soggetti che prediligevo erano i miei insegnanti, storie folcloristiche, film o testi di canzoni che finivano trasformati in piccoli volumi porno. Anni dopo ho ritrovato quei disegni in un cassetto nella mia vecchia casa e ho deciso di riprendere l’idea da dove l’avevo lasciata.  Ho scelto questo nome perché è una sorta di dialogo con il me stesso di 20 anni fa.

Noi sappiamo che in realtà il tuo lavoro è tutt’altro che pornografico, ma vogliamo sapere da te: i tuoi disegni a che distanza si collocano dalla pornografia?

I miei disegni sono vicini alla pornografia così come sono vicini a qualsiasi altra cosa. Se usi la pornografia come parte del tuo linguaggio per parlare d’altro, questa diventa una sorta di punto di partenza per vedere le cose da un’altra prospettiva.

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Guardi molto porno?

Quel minimo irrinunciabile.

Usi altri materiali o solo disegno su carta?

Lavoro sia su carta sia con serigrafie e tele di grandi dimensioni che poi non so mai dove mettere.

Ultimamente ti hanno chiuso la pagina Facebook di Porno per Bambini. Che dici a riguardo? A quanto pare c’è gente che considera il tuo lavoro “pedopornografico”, secondo me sono matti.  

Sì, è stato abbastanza assurdo. Da un giorno all’altro ho iniziato a ricevere molti messaggi tra proteste, minacce e preghiere in latino per salvare la mia anima. E pensa, caso vuole che io quel giorno mi trovassi proprio a Gerusalemme. Dopo ripetute segnalazioni la pagina è stata rimossa. Comunque questo significa che alcune persone non sono andate oltre il titolo del progetto e purtroppo hanno veramente pensato che questi disegni fossero rivolti al mondo dei bambini. Ovviamente non è così, sono disegni ironici, sarcastici, che si avvalgono della pornografia come strumento per parlare in modo metaforico di tutt’altro. I bambini non c’entrano niente. È stato un peccato che la pagina sia stata chiusa, ma il casino che si è creato attorno è servito a farmi capire che questi disegni hanno anche un senso di esistere.

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Hai fatto incazzare qualche mamma?

Spero di no. Almeno non la mia, che è molto fiera di quello che faccio.

Qualche tua fonte d’ispirazione?

Ce ne sono tanti. Tomi Ungerer, Saul Steinberg, Gino de Dominicis, Laerte, Michael Scott e Jon Brion.

Pensi che i tuoi disegni vengano usati come materiale per  masturbazione?

Spero fortemente di no, ma se così fosse mi auguro che sia stato piacevole.

Tommaso Sorgentone

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