La sottile linea tra Hipsters e Isis non è mai stata così ambigua. Giusto qualche giorno fa è accaduto un fatto strano nel sud della Svezia per cui degli Hipsters svedesi muniti di barba e di una bandiera nera, simbolo della loro associazione, sono stati scambiati per dei militanti islamici mentre posavano per una foto.
Andreas Fransson era lì con i suoi amici quando è arrivata la polizia. “Ci hanno detto che un automobilista li ha chiamati pensando di aver visto dei terroristi dell’Isis che si stavano riunendo” . Effettivamente è difficile notare le differenze tra islamici e nordici. Non appena i poliziotti hanno capito la situazione si sono fatti una bella risata e se ne sono andati. A confondere, però, non sono state tanto le barbe, che comunque hanno fatto la loro parte, quanto la bandiera a sfondo nero con due sciabole incrociate.
“Noi apparteniamo ad un’associazione nata negli Stati Uniti chiamata “the Bearded Villains” (i cattivi barbuti) che lotta contro ogni tipo di ingiustizia, l’omofobia, il razzismo e l’oppressione. La nostra bandiera è il nostro simbolo e stavamo facendo una foto per mostrare la nostra comunità. È umiliante essere ricollegati all’Isis visto ciò che facciamo”. Cambiare le sciabole e il nero no? Forse i nuovi Sandokan lo capiranno.
Questo fraintendimento, però, non è l’unico. Settimana scorsa una scuola di Ingegneria nel sud della Francia, che si chiama per l’appunto Isis, ha avuto problemi con dei clienti canadesi perché preoccupati che fossero degli jihadisti.