6 giocatori diventati pazzi per colpa di Football Manager



Venerdì scorso è finalmente uscito il santo Graal di tutti gli appassionati della simulazione di calcio, un momento speciale per gli amanti del gioco. Football Manager 2016 significa mettere una croce su ogni tipo di vita sociale, infatti per i prossimi 6 mesi il messaggio sarà chiaro: #impossibilescopare. Per farvi rilassare un attimo abbiamo raccolto sei aneddoti da non credere (o forse sì) di giocatori che hanno superato ogni limite per amor del gioco. Tutto vero!

1 – Alessandro Colombini: organizza un viaggio in Irlanda del Nord per incontrare la sua star preferita di FM

Tutti i giocatori di FM si sono innamorati di almeno un giocatore, che magari è lo sconosciuto che nel videogioco segna gol a valanga. La scorsa estate, ad esempio, Alessandro Colombini è partito da Livorno per l’Irlanda del Nord per incontrare Patrick McEleney, playmaker del Derry City, che aveva illuminato la sua partita. “Non mi interessava soltanto la società calcistica, ma anche la storia politica del paese. Derry, inoltre, è una città di sinistra ed anch’io lo sono”. Dopo il pazzesco match Derry-Limerick assistito in tribuna ultrà, Alessandro ha incontrato il suo idolo per un autografo. La risposta di McEleney è stata: “Tu sei pazzo”, ma ne valeva la pena.

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Patrick McEleney

2 – Tim Pyke: organizza il suo viaggio di nozze in base alla sua squadra preferita

Secondo dei ricercatori britannici Football Manager fa parte dei 35 motivi che causano più frequentemente divorzi. Tim Pyke si è sposato nel 2008 ed è riuscito a convincere sua moglie a partire per la Bulgaria, più precisamente a Nesebar. Il motivo? Da oltre un anno Tim stava realizzando il test della versione beta del gioco nel campionato bulgaro di FM. Dopo aver scelto Nesebar per caso, si è affezionato alla sua squadra di serie B, e ha portato per una settimana la moglie in Bulgaria, alloggiando in un bell’albergo vicino allo stadio dove è andato a vedere una partita. “Ci siamo fatti un sacco di amici lì, e anche se abbiamo passato una bella settimana, mia moglie non sa ancora perché ho scelto quella destinazione”.

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Stadio del Nesebar

3 – Geek: utilizza la maniglia di camera sua per simulare la presentazione dei giocatori

Pronto a partecipare alla finale della FA Cup nel gioco, un geek ha simulato tutta la presentazione ufficiale della sua squadra. Un PC, un completo, una maniglia e il gioco è fatto. L’autore di Football Manager Stole My Life, Iain Macintosh, ha spiegato che di solito i giocatori si mettono in completo ed ascoltano l’inno nazionale. Questo ragazzo, però, è andato oltre, ed ha presentato tutti i suoi giocatori alla regina d’Inghilterra facendo finte strette di mano con la maniglia per ogni giocatore: “Ecco il nostro portiere, ecco il nostro capitano…”.

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4 – Adam Clery: una finale giocata in condizioni reali, con l’arrivo della polizia al fischio finale

Adam Clery era tornato a casa in completo per giocarsi la finale UEFA: Hibernian-Wolfsburg in condizioni reali, partita di 90 minuti, proiettata sulla TV di casa nel soggiorno. “Visto che la partita era molto intensa mi sentivo super eccitato, stavo perdendo 1-0, ma poi abbiamo pareggiato a 10 minuti dalla fine. Penso di non aver mai urlato così tanto. Quando un mio giocatore ha subito fallo mentre andava in porta, sono impazzito, e qualche minuto più tardi mi hanno citofonato due poliziotti, accompagnati dal vicino di casa, il quale sembrava molto preoccupato per il mio stato di salute mentale. Difficile spiegare il perché della situazione”. La migliore reazione rimane quella di uno dei due poliziotti, il più giovane: “Ti capisco”.

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5 – Dà fuoco alla spazzatura per immergersi nel clima dello stadio

Prima di una partita importante bisogna essere nelle condizioni ideali. Un giocatore di FM non ha esitato a ricreare l’ambiente dello stadio di Galatasaray, dando fuoco ad un sacco della spazzatura sul suo balcone. A partite estreme, estremi rimedi.

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Tifosi del Galatasaray

6 – Tony Jameson: celebra il titolo facendo il giro della città su un bus panoramico

Tre o quattro anni fa Tony Jameson ha vinto l’Europa League con i Blyth Spartans, modesta squadra dell’Inghilterra del nord est. “Abbiamo vinto 3-0 contro il Valencia. Era il mio primo trofeo europeo.” Tony ci ha visto in grande, e dopo aver comprato una coppa, ha preso un biglietto per fare un giro su un bus panoramico della città di Newcastle. “Ho pensato che fosse il modo più divertente per festeggiare. Ero lì con il mio computer per far gioire anche i miei giocatori, ma la gente mi guardava strano.” Chissa perché.