C’era una volta in Afghanistan: scatti di una società libera persa nel tempo



L’Afghanistan di ieri e l’Afghanistan di oggi. Che ci siano differenze forse è risaputo ai più che non ignorano la storia, ma quanti ancora rimangono increduli di fronte alle foto di un paese che ha visto uno dei cambiamenti più radicali dalla metà del 20esimo secolo ad oggi? Guardandolo ora si direbbe essere rimasto all’epoca del Medioevo, ma non tanto tempo fa, per l’esattezza negli anni ‘60/’70, godeva di una società più libera e democratica, dove le donne non erano obbligate ad indossare il burqa e il tasso di violenza era molto basso, in contrasto con l’aumento dell’istruzione sia maschile sia femminile.

"Peg Podlich and Afghans."

Testimone di quegli anni floridi è il Dr. William Podlich che si trasferì con la famiglia dall’Arizona all’Afghanistan dove nel 1967 poté continuare il suo lavoro di insegnante in un College di Kabul. Da fotografo amatoriale molto prolifico quale era, negli anni in cui ha vissuto lì ha documentato la sua esperienza, immortalando, scatto dopo scatto, un paese quasi idilliaco, rigoglioso di una vivace e prospera cultura ormai persa nel tempo. Le sue foto hanno un significato storico di grande importanza, e soprattutto mostrano oggi il duro contrasto tra la società afghana di ieri e quella odierna. Piange il cuore nel notare come la continua guerra possa aver distrutto migliaia di anni di storia e cultura.

"Bus driver. "

I suoi scatti ci riportano ad una società che dagli anni ’50 ha fatto passi da gigante verso uno stile di vita più modernizzato e che nel contempo ha mantenuto il rispetto per le fazioni conservatrici. Si era arrivati ad un livello di emancipazione femminile che adesso pare quasi impossibile raggiungere per loro. Chi non sarebbe andato a visitare il mondo arabo in tali condizioni di pace? Una civiltà bellissima che ha portato all’occidente numerose conoscenze tecnologico-scientifiche, e la cui bellezza non va dimenticata.

Podlich_Afghanistan_004-XL

Peg Podlich, figlia di William, grazie a cui oggi possiamo accedere alle fotografie del padre, scrive: “Se date uno sguardo alle foto ritraenti l’Asia e l’Europa dopo la seconda guerra mondiale e le mettete a confronto con quelle di oggi o del pre-guerra, proverete lo stesso sentimento che provate guardando questi scatti dell’Afghanistan nel 1960… Forse vedere il paese nel suo periodo d’oro può esortare le persone a vederlo per com’era davvero e per come potrebbe ancora essere. È importante sapere che noi tutti abbiamo più aspetti in comune con popoli di altre terre piuttosto che differenze che ci separano”. Una considerazione da tenere bene in mente, soprattutto in tempi come questi.

"Guard duty at the King's Palace " "Dr. Bill Podlich on a hillside in Kabul. " Podlich_Afghanistan_034-XL "Men and boys washing and swimming in the Kabul River." Cooking kabobs.