“Delle mie opere, quella che mi piace di più è la Casa che ho fatto costruire a Milano per accogliervi i vecchi artisti di canto non favoriti dalla fortuna, o che non possedettero da giovani la virtù del risparmio. Poveri e cari compagni della mia vita!”.
Sono queste le parole che Giuseppe Verdi utilizza per descrivere il, suo ultimo capolavoro: la Casa di Riposo per Musicisti a Milano. Il 6 dicembre 1899 nella casa di via Manzoni 29 a Milano, Giuseppe Verdi istituisce la Casa di Riposo per Musicisti – Fondazione Giuseppe Verdi “nella quale raccogliere e mantenere persone dell’uno o dell’altro sesso addette all’Arte Musicale, che siano cittadini italiani e si trovino in stato di povertà”.
Unica al mondo nel suo genere, la Casa di Riposo è considerata l’ultimo capolavoro del Maestro di Busseto che dedica a questo progetto gli ultimi due anni della sua vita, prima di morire nel 1901 a 88 anni.
La Casa di Riposo per Musicisti, meglio nota con il semplice appellativo di “Casa Verdi” è una struttura unica nel suo genere, polo fondamentale della storia di Milano, nonchè un museo unico che ripercorre non solo la vita di Verdi e di sua moglie Giuseppina Strepponi, ma anche di tutti coloro che in questa casa risiedettero e portarono omaggio al Maestro.
Con lo scopo di realizzare l’integrazione fra musicisti di diverse generazioni, la Fondazione nel 1998 ha ampliato il suo scopo statutario, aggiungendo all’ospitalità per i musicisti più anziani, che resta comunque l’obiettivo prioritario dell’Ente, l’ospitalità ai giovani studenti di musica, meritevoli e bisognosi, che siano iscritti a scuole di musica riconosciute in Milano.