Blue Monday, la scusa per non fare un cazzo a lavoro oggi



Sicuramente avrete già letto qualcosa a proposito. Tutti ne hanno parlato. Tutti i giornali senza eccezione. BLUE MONDAY è arrivato per inquinare il nostro newsfeed. Quanti di voi hanno tirato fuori questa scusa oggi? Non posso fare niente, sono depresso, è il Blue Monday, vorrei impiccarmi. Molti giornali hanno ripreso la notizia fornendo un’ottima scusa a tanti impiegati per non combinare un bel niente. A quanto pare il terzo lunedì del mese sarebbe il giorno più deprimente dell’anno. Cosa può esserci di meglio per tirarci su il morale che sentire questa notizia dappertutto?

I giornalisti hanno aperto il dizionario alla pagina Wikipedia “Cosa succede il 19 gennaio?” e si sono lanciati una sfida: dare una scusa alla gente per non fare niente e vedere se l’economia prende una botta. Un po’ come a scuola, quando scommettevamo con gli amici di piazzare una parola assurda in un tema.

Visto che siamo dei curiosi abbiamo fatto una ricerca in Europa. Gran parte dei media italiani ne hanno parlato: Il Fatto Quotidiano, Huffington Post, Mediaset, TGCOM24, Corriere Della Sera…

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Per farla breve questa data sarebbe stata scientificamente determinata dallo psicologo Cliff Arnall, professore all’Università di Cardiff, secondo questi criteri:

  • – Doveva essere per forza il primo giorno della settimana lavorativa
  • – un lunedì verso fine mese
  • – Quando le finanze sono al rosso dopo le feste
  • – Le feste sono finite
  • – Il cielo è spesso grigio

Sorpresa, il tutto sembra essere una grande bufala: lo studio sarebbe stato ordinato da una compagnia aerea Sky Travel che voleva incremetare le sue vendite giocando sulla depressione della gente. Furbi. Nel 2010 la compagna è fallita e adesso voi tornate a lavorare, non avete più scuse!