Intervista a Sirus Hood x SMASH



Dopo le splendide serate con Aeroplane e Marcello Giordani, e con ancora negli occhi (e nelle orecchie) la splendida performance di Sharam Jey, Smash questa volta è lieta di proseguire con la scuderia Bunny Tiger ospitando Sirus Hood stasera al Lanificio 159!

Dj e producer Francese, Sirus ha attirato l’attenzione su di se tanto per la buona musica, quanto per il look particolare. Intervista.

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sirus hood

Ciao Sirus Hood, abbiamo cercarto un pò di informazioni su di te ma non è stato facile reperirle, non utilizzi Facebook ne Twitter, soltanto Soundcloud, perchè cosi tanto mistero ? Puoi dirci un pò di più su di te ?

Si posso, ma dopo aver svelato i miei segreti dovrò ucciderti… Ahah.

Semplicemente voglio comunicare sulla musica e nient’altro. Sono contro ogni forma di adorazione, penso che non è nel mio stile condividere quello che mangio, dove dormo o su quale spiaggia mi abbronzo. I DJ ormai postano una foto della loro camera d’albergo e fanno 500 likes su Facebook, poi quando postano il loro nuovo pezzo ne fanno soltanto 10…

La tua volontà di non comunicare sui social networks è chiaramente una forma di rivolta contro l’intrusione nella vita privata della gente, ma non pensi che questo modello di comunicazione abbia anche aiutato tanti artisti ad emergere ?

Si certo, i social media ci hanno consentito di realizzare belle cose, ma a quale prezzo? Oggi la nozione di vita privata sta sparendo e i social ci spingono sempre più a svelare la nostra intimità… il peggio è che questi dati rimangono in memoria e sono venduti a società, governi, ecc… quindi ho deciso di boicottarli.

Sulle foto che abbiamo trovato di te vediamo il tuo volto nascosto un pò nello stile di Assassin’s Creed, sei fan del gioco ?

Mi piace molto, ma al di là del gioco, mi interessa la vera storia. Una ricerca di verità, il motto della setta degli assassini è: “Niente è vero, tutto è permesso” e mi ispira molto.

Hai fatto parecchi di live ad Ibiza, il luogo ti ispira ?

Si molto, tante idee riguardo al mio progetto artistico mi sono venute quando ero lì. Ho la fortuna di poter suonare lì ed ho una residency mensile il giovedì al Sankeys  per la serata CUFF con i miei amici Amine Edge & DANCE.

Prima volta in Italia? Hai già avuto l’occasione di visitare il paese?

Prima, sì. Avete una guida figa da presentarmi? Ahah.

I tuoi pezzi sono ispirati al movimento Ghetto House, potresti definirlo a quelli che non lo conoscono ?

È un movimento degli anni ’90 nato a Chicago che mischia Hip Hop e House ad una velocità impressionante che non corrisponde molto ai BPM che sentiamo oggi. La mia musica è molto più lenta ma il ritmo è abbastanza elevato per farvi ballare il tempo di una serata.

Hai collaborato con Sharam Jey che ha suonato durante una Deluxe SMASH a Roma, cosa ti ha portato a livello personale lavorare con un veterano della house?

Sharam è un tipo al top. Picture Picture uscito sulla sua etichetta Bunny Tiger lo scorso agosto è stata classificata nella top 100 Beatport per 8 mesi consecutivi ed è rimasta #2 Nu Disco per più settimane. Grazie alla sua visbilità ho potuto sentire questo pezzo in tutto il mondo, anche settimana scorsa a Miami durante il WMC.

A proposito, ho appena finito un remix per Sharam Jey che uscirà il mese prossimo su Bunny Tiger. Preview sul mio Soundcloud in qualche giorno.

Qual è il primo disco che hai comprato?

Homework, il primo album dei Daft.

Se potessi riportare in vita un artista per una collaborazione, chi sarebbe?

The Notorious B.I.G.

Il pezzo che ti piace e di cui ti vergogni?

Tieni alla tua vita? (non è il titolo del pezzo ahah). Credo che sarà una scoperta per voi: 113 featuring Thomas Bangalter – 113 Fout La Merde.

Tradotto dal francese.