I film che nelle sale italiane non vedrete mai



La distribuzione italiana sembra avere alcuni problemi nella selezione dei film.

Troviamo multisala nostrani invasi da personaggi del calibro di Lillo&Greg, Paolo Ruffini, Checco Zalone ecc..

E poi ci sono perle di film che mai ci arriveranno.
Nessuno sa perché, eppure succede. E molto frequentemente mi ritrovo a vedere film SUB ITA, non perché mi piace farlo, ma perché questi sono una grossa parte delle pellicole che apprezzo e che non hanno trovato lo stesso apprezzamento da parte dei distributori italiani.

Non che ci sia nulla di male, anzi..

De gustibus non est disputandum

Però purtroppo esistono film bellissimi che nel nostro Bel Paese vedranno la luce solo dallo schermo del pc, su qualche sito streaming con la risoluzione a un megapixel e mezzo.

Ed è molto triste pensare che certe pellicole non vengano distribuite in Italia.
Queste sono alcune (credetemi erano tante ma mi son dovuto ridurre a 5) che, in qualunque lingua le troviate, non dovete assolutamente perdere (o se dopo questo articolo decideste spontaneamente di perdervele peggio per voi, poi non dite di non esser stati avvertiti dal sottoscritto).

Mr. Nobody (2009)

Ok, l’attore principale è Jared Leto, e come me vi starete chiedendo che cosa malsana e cattiva gira nella testa degli editori italiani per privarci della vista, su un mega schermo, del cantante dei Thirty Seconds to Mars (e lo dico da maschio etero quindi vale qualcosa come tipo il quintuplo in più, no?).
La storia parla del protagonista ormai ultracentenario e ultimo mortale sulla terra, che da piccolo ha ricevuto il dono di leggere il futuro, lo vediamo poi uomo di 30 anni per poi passare al lui bambino. Insomma molto alla The Butterfly Effect, molto alla Donnie Darko, con un pò di Sliding Doors, il tutto raccontato alla Big Fish.
Il film riesce a muoversi perfettamente dalle ambientazioni futuristiche del 2092 a scenari “vintage”, con colori e musiche anni ‘70.
Un capolavoro cinematografico in cui la fantascienza si mischia con la filosofia.

Hector and the Search for Happiness (2014)

Non lo nego, dovrebbe essere il numero 1 della lista, ma visto che questa è una lista in ordine casuale non voglio confondervi troppo le idee.
Ma si: questo di tutti quelli elencati è in assoluto il mio preferito.
Il protagonista di questa simpatica commedia è Hector (interpretato da Simon Pegg), uno psichiatra in crisi.
Da tempo infatti non riesce più a soddisfare e a rendere felici i propri clienti.
Decide quindi di partire per un improbabile viaggio intorno al mondo alla ricerca della vera felicità, un viaggio avventuroso dalla Cina all’Africa che lo porterà ad incontrare personaggi unici che lo aiuteranno a trovare la propria pace interiore.
La narrazione appare leggera, quasi da commedia, ma cela significati profondi ed una meravigliosa visione della vita.
Sembra molto “I sogni segreti di Walter Mitty”, ma semplicemente molto più bello.
Nel cast non mancano attori del calibro della bellissima Rosamund Pike (amata e odiata in Gone Girl) nel ruolo della moglie dello psichiatra e Jean Reno che interpreta un contrabbandiere africano.
E’ uno di quei film che al The End ti fa sentire felice.

Ashby (2015)

Il più recente di questi film vede un ritorno sullo schermo di un Mickey Rourke (Ashby), ex sicario della CIA, che in punto di morte vuole rimediare a un errore passato aiutato dall’inconsapevole vicino di casa Ed Wallis, uno studente incompreso e confuso.
Nel cast anche la bellissima Emma Roberts che da sola vale la produzione del film.

Wish I Was Here (2014)

«Italiani, fate sapere ai vostri cinema che volete vedere Wish I Was Here, finché sono vivo» queste parole vengono dallo stesso Zach Braff, attore protagonista del film che come noi si chiede come mai questa mancata distribuzione.
Protagonista del film è Aiden, attore disoccupato con due figli, un fratello distante e un padre malato. Sarà proprio l’aggravarsi delle condizioni del genitore ad infrangere i fragili equilibri della sua vita, a partire dall’impossibilità di continuare a pagare la scuola ebraica per i propri figli. Supportato da una moglie paziente e affettuosa (Kate Hudson in una delle sue migliori interpretazioni), Aiden dovrà trovare un modo per ridefinire la propria vita, partendo anzitutto dai nodi lasciati da un’infanzia difficile, nodi giunti al pettine ora che è arrivato il momento di trovare le forze per salutare l’ultimo dei genitori ancora in vita.
Un delicato equilibrio tra risata e dramma.

Before i Disappear (2014)

Protagonista della pellicola uno spaesato, depresso, disoccupato, solitario nonché drogato ragazzo di nome Richie (Paul Wesley). La sua esistenza è di fatto finita con l’addio della compagna, l’amore della sua vita, tanto da portarlo al suicidio.
Richie vuole morire. Prima di farlo scrive un’ultima accorata lettera d’amore all’indimenticabile fidanzata.
Durante il suicidio viene però chiamato dalla sorella scomparsa ormai da anni che gli chiede di badare alla figlia, interpretata dalla bravissima Fatmia Ptacek, per una sola notte.

Un film forte che fa molto riflettere sull’importanza della vita e della morte.
Riesce in certi punti a dare speranza anche al più miserabile di noi, che tutto possa andare bene, che c’è sempre un motivo, una causa, uno scopo.